L’associazione Altrabenevento lo scorso 12 novembre ha diffidato i consiglieri comunali ad approvare il Piano Urbanistico Comunale perché nel documento predisto dagli organi tecnici, non sono state rispettate le prescrizioni imposte dall’Autorità di Bacino dei Fiumi Liri-Garigliano e Volturno che da tempo ha individuato l’area di Sant’Angelo a Piesco come zona B del Piano di Difesa dalle Alluvioni. Tale vincolo non viene considerato nel PUC che infatti prevede ancora di realizzare il depurato in quell’area a rischio esondazioni.
Lo scorso 26 novembre proprio l’Autorità di Bacino ha scritto al Comune e ad Altrabenevento per confermare le proprie prescrizioni precisando che: “qualora gli Enti predetti non provvedano ad adottare i necessari adempimenti relativi ai propri strumenti urbanistici entro sei mesi dalla data di comunicazione delle predette disposizioni e comunque entro nove mesi dalla pubblicazione della approvazione del Piano di Bacino, all’adeguamento provvedono d’ufficio le Regioni”. La stessa Autorità invita il Consiglio Comunale di Benevento a licenziare una versione definitiva di PUC rispettosa delle osservazioni ed indicazioni formulate. Il Consiglio Comunale non può sfuggire pertanto al prescritto adeguamento come già richiesto da Altrabenevento.
Invece si rileva che gli Amministratori beneventani sembrano molto interessati ad effettuare modifiche di tutt’altra natura: rimangono infatti oscure le ragioni della discussione insorta in questi giorni in sede politica su sollecitazione del gruppo dei consiglieri dell’API, che fanno capo all’Assessore provinciale all’Energia Ing. Bello, in relazione al cosiddetto “Polo Energetico”. Solo in questa fase finale dell’iter di approvazione del PUC, già completamente definito nei contenuti, sono state rilevate “le tematiche energetiche da considerare quale una delle priorità per lo sviluppo della città e del polo di eccellenza delle energie rinnovabili del Comune capoluogo”.
L’associazione Altrabenevento contesta che dal punto di vista tecnico-procedurale le modifiche richieste sono tardive in quanto formulate con abbondante ritardo rispetto alla scadenza dei termini delle osservazioni al PUC (29 maggio 2009). E’ evidente inoltre che trattandosi di interventi su una importante materia quale l’Energia (vedi Luminosa) questi potrebbero essere ammessi solo a seguito di un completo riesame del PUC, che affronti compiutamente, anche e soprattutto da parte dei cittadini, la consistenza e la natura degli interventi imposti in extremis dall’API – gruppo politico dell’Assessore all’Energia- unitamente alla verifica sul rispetto delle prescrizioni imposte dalle Autorità di Bacino ed Ambientali. Come è stato purtroppo evidente in questi giorni, a seguito delle piene che hanno interessato proprio le zone oggetto delle prescrizioni dell’Autorità di Bacino (Cimitero, Sant’Angelo a Piesco, Pantano, Cellarulo), non si può pretendere di risolvere il problema della tutela dei fiumi ignorando le norme che di tale tutela si occupano, come ostinatamente sta facendo il Comune di Benevento.
Gabriele Corona – presidente di Altrabenevento