Ieri sera ho deciso di seguire il lavori del Consiglio Comunale; si parlava di conti e bilancio, la mia materia, ero interessato. La seduta era di quelle critiche perché, avendo i revisori riscontrato alcune irregolarità, lo scioglimento anticipato del Consiglio era una delle possibilità da mettere in conto.
Beh, proprio qualche giorno fa avevo chiesto pubblicamente al Sindaco di rimuovere il posto auto riservato ai disabili innanzi al Municipio perché cronicamente occupato abusivamente, anche da auto di servizio, di assessori e di politicanti vari.
Come ormai suo inFausto costume il Sindaco, cui i quasi cinque anni di miserrima attività amministrativa hanno bronzato la faccia, nonostante la gravità della denuncia, documentata con foto, ha snobbato la provocazione ed ha accuratamente evitato di adottare alcun provvedimento. Non si poteva sperare, dunque, di trovar quello stallo libero; ho parcheggiato in via Rummo e mi sono avviato a piedi con la mia andatura robotizzata, a scatti, verso Palzzo Most(r)i.
Giunto innanzi al Municipio, come pronosticato, lo stallo era occupato, da una BMW; campeggiava sul cruscotto un qualche contrassegno; confesso che per qualche secondo, frazione di secondo, ho gioito pensando, o forse, meglio, sognando, che il posto fosse occupato da un disabile. L’oscurità mi aveva tratto in inganno: il contrassegno era di quelli rossi, quelli che recano la dicitura SPECIALE ASSESSORE. Ebbene si, si trattava dell’auto di un ASSESSORE SPECIALE, uno speciale imbecille. E che fosse un imbecille lo conferma il fatto che, dopo una decina di minuti, avvertito delle foto che avevo appena scattato e del mio sbraitare, mi si è avvicinato e mi ha detto “scusa, era solo per poco”.
Ora io vorrei osservare e far osservare che il problema dell’occupazione abusiva dei posti auto riservati ai disabili non è un MIO problema personale, ovvero lo è anche ma non principalmente. E’ in gioco, piuttosto, l’idea di una città accessibile ed accogliente per tutti. Gli imbecilli e i teorici della politica dei “grandi”, quella delle tessere, degli equlibri(smi), dei tatticismi, delle segreterie, dei grandi temi nazionali, ma che dico, globali, non lo capiscono e derubricano il problema nella categoria “paturnie di un rompiscatole”. Attestano, con ciò, la loro pochezza culturale e rendono esplicito, così, il vero dramma intellettuale che alimenta l’inaccessibilità dei luoghi pubblici: i disabili stanno a casa, fanno gli assistiti, sono malati, non partecipano alla vita sociale, capita che qualcuno mette la testa fuori dal sacco, ma è un’anomalia, gli facciamo qualche piacere, con la faccia pietosa, se ci avverte che viene gli lasciamo il posto libero! Ecco io credo che questo sia l’intimo convincimento di questi politicanti da strapazzo, dentro e fuori dai palazzi del potere.
Quando sono andato via dal Consiglio al posto della BMW dell’Assessore imbecille c’era un’altra BMW, era di un qualche altro imbecille che aveva esposto il contrassegno Popolo della Libertà, non si sa se per par condicio di imbecillità con l’assessore di centro sinistra che aveva occupato il posto prima di lui o se perché avesse ritenuto, in un attimo di lucidità, quel contrassegno azzurro identificativo di una disabilità psichica grave. Ad ogni modo mi sento di dire: BRAVI, UN APPLAUSO AD ENTRAMBI.
Alcune domandine finali:
1) Sindaco, vuoi provvedere a rimuovere questo stallo? Non sei in grado manco di dare direttive perché in un’occasione di “gala”, come quella di ieri sera, si facesse rispettare il segnale, posto li inutilmente, più o meno sotto la tua sedia in Consiglio? Io mi vergognerei.
2) Ieri sera c’erano 4 vigili urbani, uno nel gabbiotto all’ingresso del Municipio e tre in sala Consiglio. La loro auto (come si vede in foto) era parcheggiata esattamente dietro quella dei due imbecilli che hanno abusivamente occupato lo stallo riservato. Perché non hanno fatto le multe? Almeno questi simpatici politicanti avrebbero perso qualche ora per farsele annullare (ove mai possibile), avrebbero dovuto sbiascicare qualche parola di scuse, articolare una qualche ridicola giustificazione e vedi mai che per una frazione di secondo avrebbero potuto provare un sentimento di vergogna.
Alla prossima mina.
Antonio Medici
P.S.: Non mi interessa la privacy di un bel nulla. due imbecilli che segnalano la propria auto con contrassegni identificativi della casta politica non hanno diritto ad alcuna privacy. Per cui pubblico le foto con i numeri di targa.
FONTE: CAMPI MINATI