La Procura della Repubblica di Benevento ha chiesto l’arresto di Maurizio Zamparini e dell’assessore del Comune di Benevento, Aldo Damiano, per i numerosi illeciti relativi alla costruzione e alla autorizzazione all’apertura del Centro Commerciale “I Sanniti”. Il PM Antonio Clemente ipotizza i reati di truffa a danni della collettività, falso, corruzione e abuso di ufficio anche a carico di funzionari comunali, tecnici e collaboratori di Zamparini ed ha iscritto nel registro degli indagati anche Clemente Mastella e la moglie per il contributo versato dall’imprenditore friulano alla associazione Iside Nova.
Il Tribunale del Riesame si pronuncerà il 5 novembre solo sulla necessità delle misure restrittive, ma rimangono i gravi reati che saranno oggetto di successiva richiesta di rinvio a giudizio che dovrebbero già ora determinare quantomeno le dimissioni dell’assessore Aldo Damiano, il quale, contrariamente a quanto afferma, ha ricevuto gli atti giudiziari con i quali sono stati motivati gli arresti, tant’è che ha nominato un avvocato per la difesa.
Alcuni dei reati contestati, ad esempio la truffa ai danni della pubblica amministrazione, sono ancora di estrema attualità, soprattutto per il mancato rispetto degli accordi sottoscritti da Zamparini e non mantenuti, con indubbio vantaggio per sè e danni notevoli per la città. E’ noto, infatti che l’imprenditore, anche a causa di incomprensibili ed inspiegati ritardi degli uffici comunali, non ha consegnato all’Ente le aree del parco fluviale, peraltro vendute a due società finanziarie; non ha abbattuto i capannoni abusivi; non ha versato al Comune 524.000 euro di oneri concessori e neppure ha consegnato la strada a confine con il lotto commerciale; non ha completato a sue spese l’asse interquartiere nord-est e non ha versato al Comune 800.000 mila euro per la eliminazione dei passaggi a livello su via Valfortore.
Una buona parte degli adempimenti amministrativi per imporre a Zamparini il rispetto di tali accordi è ancora di competenza dell’assessorato ai Lavori Pubblici il cui assessore è proprio Aldo Damiano che pertanto dovrebbe assumersi qualche responsabilità, indipendentemente dai reati contestati dalla Procura della Repubblica.
Naturalmente le richieste di dimissioni di Damiano chiamano in causa direttamente anche il sindaco Fausto Pepe, il quale ha recentemente chiesto al presidente dell’AMTS , Claudio Principe, e agli altri due componenti del C.A., di lasciare l’incarico per gli errori commessi nella gestione del contestato concorso per operatori di ufficio.
Sandra Sandrucci – Altrabenevento