Alla vigilia della presentazione del libro “Di che vita morire” di Antonio Del Pennino e Daniele Merlo, che si terrà domani 24 settembre 2010 alle ore 18, presso la Sala Rossa dell’Università del Sannio ubicata in piazza Guerrazzi a Benevento, il Gruppo consiliare di Italia dei Valori al Comune di Benevento, composto da Luigi De Nigris, Antonio Feleppa e Vincenzo Iele ha comunicato di aver depositato presso il Comune di Benevento una proposta per l’istituzione del registro dei testamenti biologici.
Ecco il testo del comunicato stampa: ““Stamattina abbiamo depositato presso il Comune di Benevento una proposta per l’istituzione del registro dei testamenti biologici. Si tratta di un tema di grande attualità per l’epilogo di molte vicende umane su cui tanto si è discusso negli ultimi anni e su cui si discuterà domani a Benevento in un interessante incontro presso la Sala Rossa dell’Università del Sannio alla presenza di medici, ex parlamentari e teologi.
Riteniamo che anche la nostra città, sull’esempio dei molti altri comuni italiani che già hanno deliberato il registro e dei moltissimi che lo stanno per approvare, debba offrire ai propri cittadini di poter individuare un luogo certo, a evidenza pubblica, in cui depositare le proprie dichiarazioni anticipate di trattamento. Vale a dire, le proprie volontà in campo di interventi o trattamenti sanitari da utilizzare nel caso in cui per un sopravvenuto impedimento o incapacità di intendere e di volere, non si è più in grado di esprimere quel consenso informato, quella libertà di autodeterminazione, quella libertà di essere sottoposto o meno a trattamenti sanitari, previsto dalla nostra Costituzione, dal trattato di Lisbona, cioè dalla Costituzione Europea che ha recepito la carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e dalla Convenzione di Oviedo.
Sottolineiamo che questa possibilità di registrazione pubblica non aggiunge nessun valore giuridico alla possibilità che oggi il singolo già ha di mettere per iscritto le proprie volontà e affidarle ad un fiduciario, affidarle ad un notaio o conservarle nel cassetto del comodino, ma il fatto che il Comune si faccia carico di un luogo pubblico di registrazione che dia la certezza del deposito, la certezza della data e la certezza e l’indicazione del fiduciario è un servizio che noi crediamo possa essere utile.
Pensiamo alla costituzione di un gruppo di studio, all’individuazione di professionalità idonee ad esaminare le problematiche inerenti l’istituzione del registro del Testamento Biologico, che dovrà proporre le soluzioni organizzative più adeguate al fine di attivare entro il prossimo 31 dicembre la procedura di consegna e registrazione del testamento biologico dei cittadini residenti nel territorio comunale.
E’ una proposta che rivolgiamo alle singole coscienze dei consiglieri comunali, consapevoli come siamo che si tratta di una decisione che va oltre ogni collocazione politica o partitica, perché nessuno può obbligare la libertà di scelta dell’individuo di fronte ai drammatici interrogativi e alle responsabilità di inevitabili scelte”.