Tra i tanti temi al centro della prossima edizione del Premio Marzani, organizzato a S. Giorgio del Sannio dall’associazione Europa Mediterraneo presieduta da Enzo Parziale, spicca senza dubbio quello relativo alla legalità. Di primissimo piano la pattuglia di relatori chiamati a parlarne: dai giornalisti Marco Travaglio, Sandro Ruotolo e Rosaria Capacchione al magistrato Franco Roberti.
Un evento indubbiamente importante. Peccato, però, che la smisurata voglia di pubblicizzarlo abbia indotto gli organizzatori a fare un clamoroso autogol: come documenta il sito della Gazzetta di Benevento (www.gazzettabenevento.it) il capoluogo sannita è stato, infatti, selvaggiamente imbrattato di manifesti abusivi del Premio Marzani. Neanche la facciata del Duomo è sfuggita al gravissimo oltraggio. Come a dire: la cultura della legalità si diffonde anche attraverso l’affissione illegale…. (b.n.)
Premio Marzani e Legalità. Lettera aperta agli illustri ospiti Sandro Ruotolo e Marco Travaglio per dovere civico .
10.09.2010 11:20
Gentilissimo dott. Sandro Ruotolo, gentilissimo dott. Marco Travaglio,
è per uno scrupoloso senso civico , per il rispetto che nutro nei Vostri riguardi e per l’ammirazione per la Vostra caratura morale e intellettuale, che sento il dovere di scrivervi per mettervi al corrente di quanto segue riguardo il prossimo Premio Marzani.
Enzo Parziale presidente dell’associazione Campania Europa Mediterraneo – il cui attivismo in conformità agli obiettivi dichiarati è davvero marginale se non nullo proprio nel paese di San Giorgio del Sannio in cui ha sede l’associazione – ha di recente tenuto a Benevento la conferenza stampa per presentare la terza edizione della manifestazione per il conferimento del premio giornalistico alla quale parteciperete.
Salvo ripensamento, alla luce di quanto sto per dirVi.
Come ben sapete, lo scopo o la mission del premio – che dovrebbe essere a rigor di logica il risultato di una attività effettivamente espletata dall’associazionein questione – quest’anno è :
“favorire la conoscenza e valorizzare le diversità culturali del Mediterraneo, per la pace, la LEGALITA’, il dialogo e la solidarietà tra i popoli”.
E proprio a proposito di legalità, tema di spicco della manifestazione, preciso che alla conferenza stampa ha presenziato anche il sindaco di San Giorgio del Sannio, cattivo esempio purtroppo di rispetto della legalità, e che sicuramente non andava assolutamente invitato in quanto coinvolto nelle note polemiche sull’incendio del capannone Barletta dello scorso anno, sullamancata tutela della salute pubblica dal rischio diossine e sullafamigerata intercettazione per l’apertura pomeridiana dell’Iper il 2 giugno 2009 con cui istigava il commerciante Barletta ad eludere una sua stessa ordinanza che vietava l’apertura a tutti gli esercizi commerciali oltre le ore 14.
L’istigazione fu accolta ma il Sindaco non ha ritenuto di doversi dimettere, pur avendo violato – nella consolidata prassi favoritistica verso la “famiglia” Barletta e nell’asservimento totale della funzione pubblica ed istituzionale ad interessi privatistici – la COSTITUZIONE (Art. 3, 97 Cost.), il Codice penale, l’intero T.U. AMBIENTALE, pur avendo – quale massima autorità sanitaria locale – CALPESTATO IL DIRITTO ALLA SALUTE E ALL’AMBIENTE, pur avendo NEGATO L’UGUAGLIANZA DEI CITTADINI DI FRONTE ALLA LEGGE E ALLE SUE STESSE ORDINANZE, pur avendo ANTEPOSTO GLI INTERESSI DI POCHI FAVORITI (i Barletta) AL BENE DI TUTTI, pur avendo OLTRAGGIATO IL SENSO DEMOCRATICO, L’INTELLIGENZA E LA DIGNITÀ’ DELLA COMUNITA’ SANGIORGESE.
Eppure, la trascrizione della stupefacente intercettazione telefonica, del 1° giugno 2009 ore 12.42 , operata dai Carabinieri di San Giorgio del Sannio, tra Barletta Antonio e Nardone Giorgio, sindaco di San Giorgio del Sannio, è del seguente gravissimo tenore.
Il Sindaco chiama e Barletta risponde:
Nardone Giorgio : ” Eh… tu resta aperto domani , e tira a campare ! Io…poi, non ti mando a nessuno. Se viene qualcuno, ti cancello tutto, non ti preoccupare! Perché qua, se devo fare una ordinanza viene la guerra civile!
Barletta Antonio: Va bene … grazie!
Nardone Giorgio: “Tu resta aperto e tira a campare! Poi me la vedo io, me la piango io, mi impegno io! Però … tu non dire che è stato il sindaco! Gli devi dire: stò aperto … non abbiamo letto l’ ordinanza, pensavo che potevo stare aperto tutta la giornata … scusate, se viene qualcuno, poi me la piango io!”
Barletta Antonio: Va bene … grazie!
Nardone Giorgio: “Hai capito, come gli devi dire?”
Barletta Antonio: “Grazie “Don Giorgio”!”
Nardone Giorgio: Eh, ciao … buone cose!
L’indignazione e la protesta di una parte della società civile ha avuto risonanza su vari gruppi del social network facebook: Incendio Barletta: dateci risposte; Comitato sangiorgese “Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia” ; Quelli che vogliono le dimissioni di Nardone ed il ripristino della legalità a San Giorgio del Sannio.
In proposito, vi invito a leggere quanto riportato ai seguenti links:
http://www.petizionionline.it/petizione/petizione-al-prefetto-di-benevento-per-il-ripristino-della-legalita-a-san-giorgio-del-sannio/54
http://www.altrabenevento.org/altrabenevento/?cat=51
Ma dall’Associazione Campania Europa Mediterraneo che ora vuol discettare di legalità e che si prefigge – come si legge sul suo sito web – il “fine di rafforzare i valori e gli interessi condivisi nel rispetto dei diritti fondamentali della persona umana” non è scaturito alcun sussulto, alcun gemito civico e libertario ; anzi, avendo l’amministrazione comunale tra gli sponsor ed i finanziatori , si è premurata di invitare alla conferenza stampa il sindaco Nardone.
A tutto ciò occorre aggiungere che il premio giornalistico è stato pubblicizzato – con manifesti affissi abusivamente e con vandalismo allo stato puro – ovunque, nella città di Benevento, quasi fosse quest’ultima una terra di conquista barbarica : sulle campane per la raccolta del vetro, sulle facciate dei palazzi ma quello che è gravissimo e che non si era mai visto, neppure nel caos delle elezioni, addirittura sulla facciata del Campanile del Duomo appena ripulita. Manifesti affissi proprio sotto il Cinghiale Caledonio, simbolo di Benevento, come ha ben documentato Gazzetta di Benevento .
Davvero un bell’esempio di rispetto per la legalità , non pensate ?
http://www.gazzettabenevento.it/Sito2009/dettagliocomunicato.php?Id=19396
Ho notato, inoltre, che sul manifesto affisso si legge che la manifestazione è sponsorizzata da enti pubblici , tra cui il Comune, ma anche da una ditta privata : SOLUZIONI-NET il cui amministratore Michele Raffa compare in prima fila nella foto pubblicata sul manifesto stesso.
Mi corre obbligo precisare che Michele Raffa e Soluzioni sono tra i promotori della società Farm Fortore Wind, una di quelle società della Holding Fortore Energia di cui parla Carboni (Inchiesta P3) nelle intercettazioni fatte dai carabinieri .
http://www.soluzioni-net.it/1-Azienda.asp?pz=2
http://www.agcm.it/agcm_ita/DSAP/DSAP_287.NSF/6bd2447e03fbb8bcc12564ac002bef5a/fe4a377d425ed02fc12576100047d3b6?OpenDocument
http://www.soluzioni-net.it/fortore2/00HomeSpecifica.asp?vc=15&lg=1
http://www.soluzioni-net.it/fortorewind/00HomeSpecifica.asp?vc=41&lg=1
“Come si chiama la nostra società di Amadori, quella ?”, chiede Carboni, e i suoi interlocutori rispondono: “Fortore”. Alludono alla “Fortore energia spa” che annovera tra i suoi consiglieri delegati Germano Lucchi di Cesena, presidente di Unibanca spa, la holding a cui fa capo la Cassa di Risparmio di Cesena.
Sempre secondo i carabinieri, Lucchi è socio di Carboni anche in Slovacchia e a Bucarest.
Per la verità la citata società, costituita a Foggia e poi trasferita a Cesena, fa parte di complessi intrecci societari, vere e proprie scatole cinesi, che interessano anche la provincia di Benevento. Le quote societarie della “Fortore energia spa” appartengono in grandissima parte alla “Holding Fortore Energia” che, a sua volta, per il 50% appartiene alla “Ren Romagna Energia” del gruppo Amadori che comprende la “Amadori Finanziaria Spa” e la “Agricola Amadori Spa”, quella dei polli.
L’altro 50% della “Holding Fortore Energia” appartiene alla “Farm Fortore Wind”, una società di San Giorgio del Sannio che ha tra i suoi scopi “la produzione, l’importazione, l’esportazione, l’acquisto, la distribuzione e la vendita di energia elettrica”.
La “Fortore Energia spa” è proprietaria di “Fortore Wind” insieme alla BKW Italia, la società che dal 2008 è proprietaria del 94% della Luminosa srl che vuole realizzare a Benevento una mega centrale a turbogas fortemente inquinante.
La rimanente parte delle quote della Luminosa appartiene alla società “Ingegno Energia” costituita a Napoli da Laura e Lorenzo Fasolino, figli di Marcello, noto imprenditore legato al PdL, socio anche di una immobiliare che attende di edificare a Benevento sulla Rotonda delle Scienze. La “Ingegno Energia spa” è a sua volta partecipata di altre società tra le quali la COGEFA che si occupa di costruzioni ed ha sede a Benevento, in via Avellino, Parco Collarile.
Naturalmente questi sono solamente riferimenti a rapporti tra società che si occupano di produzione di energia, ma – secondo l’autorevole avviso delpresidente dell’Associazione Altrabenevento contro il Malaffare – sarebbe opportuno che la Procura della Repubblica di Benevento accerti quali siano stati gli intrecci di affari di Flavio Carboni e company anche nel Sannio attraverso quelle che lui definisce “società vuote”.
Sarebbe utile, inoltre, sentire il parere del consigliere regionale Luca Colasanto, notoriamente contrario ai parchi eolici, il quale, come ci ha ricordato Antonio Esposito con un recente articolo sul mensile “La Voce delle Voci”, è amico e socio di Denis Verdini in alcune società editoriali.
In proposito vi prego di leggere: http://www.altrabenevento.org/altrabenevento/?p=7110.
Con ciò, di quale legalità intende parlare l’associazione Campania Europa Mediterraneo ?
Qual è stato il suo impegno fattivo per il ripristino della legalità violata a San Giorgio del Sannio ?
Tanto Vi dovevo come cittadina di San Giorgio del Sannio, per una vostra partecipazione consapevole e critica al Premio Marzani, ed affinchè possiate scegliere liberamente se aderire o meno.
La legalità non può essere il mantello propagandistico dell’illegalità, più o meno spudorata, ma è ben altro :
forma mentis, modus agendi, impegno assiduo in prima persona, rifiuto sempre e comunque del puzzo del compromesso morale !
Vi ringrazio per l’attenzione e spero Vi giungano con tempestività le mie doverose precisazioni, censurate da Il Quaderno, Corriere del Sannio e tante altre testate locali.
Con vivi sensi di stima e con l’augurio di potervi prima o poi conoscere personalmente