Le supposizioni e le riflessioni già esposte da parte mia qui su Sanniopress ieri sera, in merito alle reali intenzioni del movimento giovanile dell’Italia dei Valori circa la chiarezza da farsi sul recente concorso dell’AMTS, sono risultate esatte in pieno. E’ di oggi, infatti, una nuova nota inviata alla stampa locale da parte dei giovani dipietristi sanniti, guidati nel coordinamento provinciale da Salvatore Mancino, che attualmente ricopre anche la carica di vicepresidente dell’ADISU di Benevento. Una nota in cui si vanno a precisare proprio le intenzioni dei giovani IdV in merito agli aspetti poco chiari del concorso AMTS finito nella bufera mediatica in questi giorni.
In poche parole, nel comunicato stampa si legge che la precedente richiesta di chiarimenti rivolta dai giovani al consigliere comunale IdV Luigi De Nigris serviva a “ottenere una maggiore chiarezza e trasparenza in merito ad una questione morale dai contorni politici sempre meno evanescenti peraltro, già sollevata anche da altri esponenti come ad esempio dal vice-coordinatore del Pdl, Roberto Capezzone”. Il riferimento è sempre alla graduatoria del concorso AMTS, in cui figurano tra i vincitori alcune persone legate da vincoli di parentela con amministratori a dirigenti del Comune di Benevento.
Ma la nota prosegue in parte contraddicendo quanto appena affermato: “La nostra richiesta chiarificatoria – si legge – , non è mai stata rivolta a mettere in discussione né la legittimità del concorso in questione né, a disconoscere il diritto di ogni singolo individuo a partecipare liberamente allo stesso anche, indipendentemente ed a prescindere da qualsiasi eventuale legame di parentela”. Premettendo che questo punto è esattamente quanto da me segnalato nel mio precedente articolo, appare alquanto strano che prima si faccia riferimento alla necessità di ottenere chiarezza su una questione morale e subito dopo si affermi che non si è mai messa in dubbio la “legittimità” del concorso o il diritto di ognuno di parteciparvi, anche se imparentato con persone che, anche soltanto in teoria, sarebbero nella posizione di favorirne il buon posizionamento in graduatoria.
E’ a tutti gli effetti un nonsense, un modo per dire una cosa e per smentirla subito dopo. Ma proseguendo nella lettura il quadro offuscato si chiarisce. Il passaggio cruciale racconta tutti gli aspetti rilevanti del caso, peraltro ancora una volta anticipati dal sottoscritto qui su Sanniopress: “proprio nel rispetto di quella tanto anelata trasparenza (…) si ritiene doveroso precisare come, al di là e ben oltre eventuali quanto sterili strumentalizzazioni, il componente del movimento giovanile del nostro partito risultante dalla graduatoria Amts (in realtà in graduatoria compare un componente del partito e non del movimento giovanile, ndr), non possa vantare alcuna parentela con dirigenti ovvero amministratori del Comune di Benevento”.
A mio modo di vedere si tratta di un autogol. Se fino a ieri poteva soltanto sembrare che i giovani dell’IdV volessero difendere a spada tratta la genuinità del concorso bandito dall’AMTS, oggi questa supposizione diventa una certezza. Ma se secondo i giovani esponenti politici c’è una questione morale però il concorso è stato senz’altro regolare, e se anche parenti e amici di amministratori e dirigenti del Comune di Benevento possono a pieno titolo e liberamente partecipare ad un concorso dell’AMTS, che è una partecipata pubblica con socio unico proprio il Comune di Benevento, allora su cosa si incardina la questione morale? Probabilmente su nulla. O forse sul nome che sia Luigi De Nigris sia i giovani dipietristi hanno in tutte le occasioni omesso di menzionare: Stanislao Di Lucia, membro della segreteria senior dell’Italia dei Valori a livello provinciale, ottavo nella graduatoria del concorso finito nella bufera.
Ebbene, a che scopo dunque “precisare come, al di là e ben oltre eventuali quanto sterili strumentalizzazioni, il componente del movimento giovanile del nostro partito risultante dalla graduatoria Amts, non possa vantare alcuna parentela con dirigenti ovvero amministratori del Comune di Benevento”? Chi aveva mai messo in dubbio ciò? Si tratta solo di un tentativo di pulire il partito da ogni ombra di “connivenza” con eventuali irregolarità nel concorso AMTS o c’è dell’altro? E se era solo questo l’intento, non sarebbe bastato non fare alcun riferimento al fatto che tra i vincitori ci fosse un membro del partito, cosa che nessuno sulla stampa e nell’opinione pubblica aveva notato?
L’autogol assume contorni sempre più definiti. E se è vero quanto afferma Gazzetta di Benevento commentando questa nota stampa dei giovani IdV, ossia che è in corso “una querelle che affonda le radici in antiche ed evidentemente mai sopite o superate divisioni tra il partito ed i suoi consiglieri comunali”, la ragione di tutto ciò è forse che alle prossime elezioni comunali qualcuno sta già pensando di candidarsi a consigliere, magari al posto di De Nigris. Qualcuno che finora è rimasto soltanto nell’ombra e perciò ha bisogno di corrodere il terreno di chi potrebbe ostacolare la sua ascesa.