Raffaele Gaetano Crisileo, difensore del giornalista Gianluigi Guarino (attualmente detenuto nel carcere di Benevento per il cumulo di alcune sentenze passate in giudicato relativamente al reato di diffamazione a mezzo stampa, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione al sito Casertace:
“Il 12 agosto abbiamo chiesto all’Ufficio Esecuzione della Procura di Salerno di rideterminare la pena nella nuova misura di anni 1 e mesi due. Il 13 agosto abbiamo depositato al Magistrato di Sorveglianza di Avellino un’ istanza con cui abbiamo chiesto la libertà del direttore previo il suo affidamento in prova. Abbiamo avuto anche un colloquio con la presidente dott.ssa Donatella Ventra, Giudice di Sorveglianza di Avellino, che deve valutare le nostre richieste. Il 17 agosto abbiamo integrato la nostra istanza con un dossier con le sentenze in esecuzione. Sempre il 17 agosto abbiamo presentato una nuova istanza alla Procura di Salerno per defalcare la parte di condono di cui alla L. 241/2006 e rideterminare di nuovo la pena ed abbiamo promosso un nuovo incidente di esecuzione in tal senso. Ora è indubbio che necessitano i minimi tempi tecnici per l’istruzione del procedimento (acquisizione informative di polizia giudiziaria, relazione degli assistenti sociali e degli educatori dell’Istituto penitenziario ecc..) affinchè il Magistrato di Sorveglianza decida e venga poi fissata l’udienza presso il Tribunale di Sorveglianza di Napoli. Siamo comunque fiduciosi ! Non solo perché il Giudice Ventra è un magistrato di grande esperienza, ma anche perché vi è una circostanza favorevole da cui non si può prescindere. Circa un mese prima dell’incarcerazione del direttore Guarino, il Tribunale di Sorveglianza di Salerno, accogliendo la nostra tesi, in relazione al precedente provvedimento di cumulo di pena notificatogli dalla Procura di Salerno; cumulo di poco inferiore ai tre anni di reclusione ( e che aveva ad oggetto 4 delle 5 condanne attuali ) gli aveva concesso l’affidamento in prova; beneficio, questo, che il direttore non aveva usufruito perché, pochi giorni dopo il deposito di quest’ordinanza, sempre la Procura di Salerno revocò quel provvedimento di cumulo e, il 9 luglio scorso, ordinò il suo arresto dopo di aver emesso l’ attuale provvedimento in cui la pena totale era di 3 anni ed 1 mese (era stata aggiunta una quinta ed ulteriore sentenza!). Dicevamo di essere fiduciosi per questa considerazione: se per le stesse sentenze ( complessivamente 4, per un totale di pena di di poco inferiore ai 3 anni di reclusione) il Tribunale di Sorveglianza di Salerno ci ha concesso l’affidamento in prova, perché ora il Magistrato di Sorveglianza di Avellino ed il Tribunale di Sorveglianza di Napoli non dovrebbe concedere lo stesso beneficio, considerato anche che la pena da espiare è stata ridotta ad 1 anno e 2 mesi dal Giudice dell’Esecuzione di Salerno in sede di continuazione e nessuna circostanza negativa è intervenuta nelle more nei confronti del direttore ? Ecco perché riteniamo che il caso possa risolversi in tempi brevi e che il libro che il direttore sta scrivendo lo potrà ultimare anche fuori le mura del penitenziario di Benevento”.