La giornalista Monica Centofante, in un suo recente articolo pubblicato su Antimafiaduemila, ha riportato alcuni pezzi di intercettazioni effettuate dai carabinieri nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma sulla P3 e lo scandalo dell’eolico in Sardegna. Molti i personaggi noti coinvolti, tra gli altri: gli imprenditori Flavio Carboni e Arcangelo Martino, il geometra Pasquale Lombardi, il governatore della Sardegna Ugo Cappellacci, il magistrato Angelo Gargani, il coordinatore del PdL Denis Verdini, il senatore Marcello Dell’Utri, il sottosegretario Giacomo Caliendo.
Secondo l’informativa dei carabinieri, il 19 luglio del 2009, Carboni è impegnato a trattare con vari imprenditori, anche tedeschi, gli affari per la costruzione di parchi eolici e telefonicamente chiede a due suoi collaboratori, di individuare una “società vuota in cui dentro confluiscono dei soci che vogliamo noi”.
“Come si chiama la nostra società di Amadori, quella?”, chiede Carboni, e i suoi interlocutori rispondono:“Fortore”. Alludono alla “Fortore energia spa” che annovera tra i suoi consiglieri delegati Germano Lucchi di Cesena, presidente di Unibanca spa, la holding a cui fa capo la Cassa di Risparmio di Cesena. Sempre secondo i carabinieri, Lucchi è socio di Carboni anche in Slovacchia e a Bucarest.
Per la verità la citata società, costituita a Foggia e poi trasferita a Cesena, fa parte di complessi intrecci societari, vere e proprie scatole cinesi, che interessano anche la provincia di Benevento. Le quote societarie della “Fortore energia spa” appartengono in grandissima parte alla “Holding Fortore Energia” che, a sua volta, per il 50% appartiene alla “Ren Romagna Energia” del gruppo Amadori che comprende la “Amadori Finanziaria Spa” e la “Agricola Amadori Spa”, quella dei polli. L’altro 50% della “Holding Fortore Energia” appartiene alla “Farm Fortore Wind”, una società di San Giorgio del Sannio che ha tra i suoi scopi “la produzione, l’importazione, l’esportazione, l’acquisto, la distribuzione e la vendita di energia elettrica”.
La “Fortore Energia spa” è proprietaria di “Fortore Wind” insieme alla BKW Italia, la società che dal 2008 è proprietaria del 94% della Luminosa srl che vuole realizzare a Benevento una mega centrale a turbogas fortemente inquinante. La rimanente parte delle quote della Luminosa appartiene alla società “Ingegno Energia” costituita a Napoli da Laura e Lorenzo Fasolino, figli di Marcello, noto imprenditore legato al PdL, socio anche di una immobiliare che attende di edificare a Benevento sulla Rotonda delle Scienze. La “Ingegno Energia spa” è a sua volta partecipata di altre società tra le quali la COGEFA che si occupa di costruzioni ed ha sede a Benevento, in via Avellino, Parco Collarile.
Naturalmente questi sono solamente riferimenti a rapporti tra società che si occupano di produzione di energia, ma sarebbe opportuno che la Procura della Repubblica di Benevento accerti quali siano stati gli intrecci di affari di Flavio Carboni e company anche nel Sannio attraverso quelle che lui definisce “società vuote”. Sarebbe utile, inoltre, sentire il parere del consigliere regionale Luca Colasanto, notoriamente contrario ai parchi eolici, il quale, come ci ha ricordato Antonio Esposito con un recente articolo sul mensile “La Voce delle Voci”, è amico e socio di Denis Verdini in alcune società editoriali.
* presidente di Altrabenevento