Soppressi tre ospedali nel Sannio, il Maria Santissima delle Grazie di Cerreto Sannita e il S. Giovanni di Dio di S. Agata dei Goti, più il terzo. quello di San Bartolomeo in Galdo, in verità, annunciato da 60 anni, ma mai aperto! Questa è stata la conclusione di una vicenda che ha visto contrapposte comunità, quella cerretese e saticulana, cortei, occupazioni, e tante, vane promesse di politici di tutti gli schieramenti, a ridosso delle scorse elezioni regionali di marzo, volte ‘a salvare’ tutto e tutti…
La decisione è stata presa con l’approvazione da parte del Governo Berlusconi del Piano Ospedaliero presentatogli dal presidente della Giunta Regionale Stefano Caldoro entrambi del centrodestra. In Campania si passerà da 20.929 posti letto a 19.632 (altri 953 posti passeranno dall’emergenza alla lungodegenza e alla ribilitazione), da 3,60 ogni mille abitanti a 3,40. Tutte le province, tranne Caserta perderanno posti.
In provincia di Benevento si scenderà da 1.189 posti a 1.059 posti letto, da 4,12 a 3,67 per mille abitanti, confermando la precedente, più alta, media tra le cinque province della regione: 98 i posti in meno nella sanità pubblica e 42 in quella privata. 759 i nuovi posti letto ospedaleri autorizzati: 459 al Gaetano Rummo di Benevento, 200 al Fatebenefratelli pure del capoluogo e 100 al nuovo ospedale S. Alfonso Maria dei Liguori di S. Agata dei Goti.
I tre ospedali soppressi, di cui sopra, saranno trasformati in Strutture Polifunzionali per la Salute, con specilizzazione decise dall’Azienda sanitaria Locale di Benevento. Tutto inalterato per il Centro Specialistico per la Riabilitazione Maugeri di Telese.
Cancellato, infine, il tetto di 100 posti minimo che doveva abbattersi sulle cliniche e le case di cura private accreditate (Clinica Santa Rita, Gepos, Clinica San Francesco) e che tirano un sospiro di sollievo. Lo sbarramento varrà per le nuove cliniche che sorgeranno.
FONTE: IL QUADERNO