di Nicola Boccalone *
Il rogo di via Annunziata ripropone il tema della sicurezza in città. La questione va al di là dell’atto vandalico, poichè siamo di fronte ad un esercizio di violenza consumato in un cosiddetto sito sensibile.
L’atto di inciviltà non può non essere valutato al di là del suo significato, che non si esclude possa essere anche una manifestazione di insofferenza ai criteri e metodi gestionali della vicenda rifiuti in città.
Al di là di queste vicende dal profilo strettamente amministrativo, l’atto vandalico deve indurre a riflettere sul livello di sicurezza cittadina.
Una dimostrazione di arroganza e di prepotenza che neanche la massima centralità dello sversatoio è riuscita a frenare.
Alle spalle della Prefettura, sotto la Rocca dei Rettori, a 50 metri da piazza 4 novembre, la violenza di un rogo di rifiuti dimostra che il protagonista dell’atto di inciviltà è convinto che il gesto rimarrà impunito.
D’altronde quando si assiste con quotidiana rassegnazione che, dopo l’apparizione utile ma insufficiente dei vigili urbani, la parte alta del corso Garibaldi diventa parcheggio a sostegno del centro storico, non desta neanche sorpresa un gesto così forte di intolleranza alle regole di civile convivenza.
Il quadro è poi completato dall’utilizzo ormai da strada a scorrimento veloce di Via Annunziata.
A nulla è inciso nella mente degli amministratori il recentissimo episodio dell’investimento del malcapitato gioielliere che a sua volta rappresenta un ennesimo esempio di attraversamento di via Annunziata a velocità incontrollata.
La continua presenza di auto su corso Garibaldi completa poi il quadro e non sorprenderà più neanche se si vedrà spuntare, tra non molto, il divieto di transito a pedoni e famiglie se non correttamente equipaggiati da sensori antiauto.
C’è da augurarsi che questo rogo consumato in un cosiddetto punto sensibile non abbia bruciato anche la voglia di reagire ad uno stato di inciviltà totale che rischia di impadronirsi della città.
Occorre una pronta ed efficace reazione per evitare che si continui ad assistere inermi ad auto parcheggiate sotto il portone della Prefettura, al transito continuo di auto su Corso Garibaldi, allo scempio di pizzerie di fortuna sotto l’arco di Traiano e alla triste scena di altri atti di inciviltà che mortificano la storia e la cultura della città.
* consigliere comunale Pdl
ciao simone io sinceramente questa città tranquilla non la vedo proprio ,aumentano sempre più cose del genere e la sicurezza sta scemando sempre più a benevento