Carabinieri che arrestano un finto poliziotto, carabinieri che fortunatamente fermano un tizio in procinto di gettarsi dal ponte e gli salvano la vita, vigili del fuoco chiamati a spegnere un incendio propagatosi per ignote cause su un veicolo dismesso, vigili urbani che intervengono a sedare rivolte dei residenti contro gli ambulanti della festa rionale, ausiliari del traffico chiamati a multare le auto in sosta vietata in centro. E chi più ne ha più ne metta. Di notizie di cronaca, insomma, Benevento è piena in tutte le settimane dell’anno. Com’è naturale che accada in tutti i centri cittadini di una certa densità, magari caratterizzati da un ricco e plurale panorama dell’editoria e dell’informazione, che di spazi di notizie da “riempire” ne ha tantissimi.
E così accade pure a Benevento, nel Sannio, dalle nostre parti, di potersi fortunatamente informare ascoltando più voci, navigando in Internet tra molteplici siti d’informazione, sfogliando tanti periodici diversi e così via. Una fortuna, anche e soprattutto perchè in generale il panorama dell’informazione locale offre per la maggior parte ottime garanzie di pluralismo, di dignità nel lavoro svolto, di effettivo servizio reso alla società ed ai cittadini. Ma le eccezioni negative, come sempre, non mancano.
Senza entrare nel merito, cosa che sarebbe gravosa e fastidiosa sia per chi scrive che per chi legge, ci si affida proprio al lettore ed alla sua acuta capacità di leggere fra le righe e di scovare, tra i numerosissimi esempi negativi che si potrebbero citare, quali riportare alla propria memoria ed utilizzare come punti di riferimento.
Uno soltanto, però, è bene citarlo, altrimenti questo articolo, questa breve riflessione, potrebbe essere già finita qui, senza infondo aver detto nulla. Prendiamo dunque il caso dell’UFO. Un oggetto volante non identificato, un’ovale luminosa ed abbagliante, un segno nel cielo di uno dei tanti paesini del Sannio, è stato avvistato in questi giorni da due cittadini, due persone qualsiasi, che lo hanno filmato con una telecamera amatoriale e fotografato. Un’apparizione diurna, in pieno giorno e con la luce del sole al massimo dell’intensità. Un fatto straordinario, è stato definito dal Centro Ufologico di Benevento, che seppur inserito in una lunga serie di episodi analoghi nel Sannio e nella Campania, lascia stupefatti e sgomenti. Addirittura, le immagini immortalate vengono definite “bellissime”, manco si trattasse di un rituale d’accoppiamento tra farfalle sudamericane.
Ebbene, andiamo a guardarle queste sensazionali immagini, scopriamo di cosa si tratta e giudichiamo con i nostri occhi. Per una volta, uno scoop del genere non ci arriva dagli Stati Uniti o dall’informazione nazionale, ma ce l’abbiamo in casa. Anzi, dietro casa, proprio come gli alieni. La sorpresa vera, però, è scoprire che gli alieni veri non sono quelli che stanno in questa presunta navicella che volteggiava nel cielo sannita emettendo grande luce, ma dentro a qualche redazione. A guardarlo, il video si mostra immediatamente come un probabilissimo falso d’autore: senza riprese dell’ambiente circostante, senza riferimenti a date e luoghi, senza audio e suoni, ma soprattutto con la luce del presunto oggetto alieno che aumenta e diminuisce, come in un bagliore inspiegabile, semplicemente perchè chi teneva fra le mani la telecamera ha giocato a ripetizione con lo zoom e la sfocatura, dando l’impressione che “quella cosa” volteggiasse e si muovesse, magari lanciando pure dei segnali.
Dal Centro Ufologico annunciano che anche questo materiale sarà scrupolosamente analizzato. Dopo di chè non è che per caso ci informeranno, per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, circa l’eventuale veridicità della scoperta. No affatto: ne verremo informati attraverso una pubblicazione in un’apposita rivista scientifica a diffusione nazionale, che svelerà le “verità” dietro questo ed altri fatti sensazionali. Congratulazioni al direttore della rivista, allora. Ma anche a qualche altro direttore, che fa parte del mondo del giornalismo. Quelli nostrani, si intende. Quelli dei già citati “esempi negativi” della stampa locale. Già, perchè non è proprio il massimo lanciare (e soprattutto mantenere in primo piano per oltre 24 ore) un’esclusiva su un fatto del genere, peraltro chiaramente fasullo come si è detto. E non è il massimo che dallo stesso Centro Ufologico parta una nota stampa in cui si faccia riferimento proprio a chi ha dato l’eslcusiva. Come se in questi casi una notizia del genere non divenisse immediatamente patrimonio collettivo, viste le eventuali ricadute in termini di sicurezza. Ma se neppure da un centro scientifico ci si può più aspettare l’imparzialità necessaria…
Una cosa però l’abbiamo capita, ed è lampante più e meglio di quelle luci ovali nel cielo. E cioè che gli alieni esistono, esistono eccome. Solo che… sono senza dubbio in carne ed ossa. E a volte fanno giornalismo.