di Peppe Porcaro
Uno dice: non contiamo niente. Anche in Europa non ci fila nessuno. Non siamo la Grecia, va bene, ma davvero non contiamo nulla. Pizza spaghetti e mandolino, questo siamo, dico i malefici. Poi scopriamo che la storia, naturalmente, può essere raccontata in altro modo. Che questa è solo la rappresentazione dell’Italia, del governo per meglio dire, che danno i catastrofisti. Che poi sono tutti comunisti, è noto. Hanno sempre la catastrofe pronta, i compagni. Pur di recar danno al signor B. sono pronti a invocare le peggiori disgrazie. E ci riescono, che credete. Un’alluvione di qua, un terremoto di là, un vulcano sempre pronto a sputar fuoco. Questi compagni! Ma la storia, l’abbiamo detto, per fortuna la si può declinare diversamente. Non siamo la Grecia, lo si urli con forza, allora. Noi alla Grecia gli spezziamo le reni, se vogliamo. E’ che oggi, ci ringrazino i greci, semplicemente non lo vogliamo. Spezzare le reni. Anzi siamo così buoni, oggi, che possiamo finanche permetterci di mandare dei soldini, alla Grecia. E mica bruscolini! O forse, per caso o più semplicemente per puro malanimo, qualcuno tra voi e così stolto da pensare che la Commissione europea, la Banca centrale, il Fondo monetario e tutti i governi d’Europa abbiano fatto a gara di generosità per scongiurare, con 750 miliardi di Euro freschi freschi, la nuova crisi partorita proprio dal fallimento greco? Se lo pensate davvero altro non siete che stolti. O comunisti, giustappunto. Ma quale generosità: nessuno avrebbe fatto nulla, questa è la storia. C’è voluta invece una telefonata, all’una di notte, del signor B. alla cancelliera Angela Merkel per sbloccare la teutonica resistenza. Una sola telefonata, costo contenuto. Potenza del telefono, potenza della “sua” voce. La voce del signor B. naturalmente. Del resto il capo del governo italiano non è nuovo a questi successi: proprio una sua telefonata, ricorderete, consentì l’accordo Start 2 tra Obama e Medvedev. Un’altra scongiurò l’ennesima guerra israele-palestinese. E quella volta che con due soli squilli scongiurò la fame nel mondo? E la crisi nucleare, risolta con un solo sms?
Ma come fa, vi chiedete? Semplice, per lui. Come bere un bicchier d’acqua. Ce lo spiega nientemeno che Maurizio Lupi vicepresidente della Camera e autorevole esponente del partito dell’Amore: “il Governo è in piena collegialità. Uno legge e l’altro scrive”. Il terzo, evidentemente sereno e felice di accompagnarsi a persone così istruite, può, dunque, tranquillamente trascorrere il suo tempo al telefono. A risolvere problemi.