“La scuola del monopolio basata sulla creazione e sull’amministrazione del valore legale del diploma è una scuola che, crescendo ed operando ben al di là delle sue reali possibilità, svaluta nei fatti i suoi stessi diplomi e diplomati, non contribuendo così né alla formazione di uomini né alla preparazione di tecnici”.
Ad affermarlo stasera, presso la Biblioteca Provinciale “A. Mellusi” di Benevento, è stato Giancristiano Desiderio, nel corso della presentazione del libro “La libertà della scuola” (Liberilibri).
L’evento rientrava nell’ambito della sezione “Autori Sanniti” della rassegna “Nonsololibri”, promossa dall’associazione Sanniopress Onlus con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura della Provincia di Benevento ed il sostegno di Eurogronde, Banca del Lavoro e del Piccolo Risparmio, Aesse Stampa, Piscina Solaria e Messaggio d’Oggi.
“Il grande merito della critica di Luigi Einaudi e Salvatore Valitutti – ha spiegato ancora l’autore del saggio – risiede soprattutto nell’evidenziare la necessità di uscire dal monopolio statale per creare un’offerta scolastica pluralista che, avendo la libertà come mezzo e come fine, salvi la stessa “scuola di Stato” restituendole autorevolezza e riconoscendole la funzione di garante del diritto all’istruzione che essa oggi ha di fatto perduto”.
Una tesi, quest’ultima, condivisa anche dall’ex Provveditore agli studi, Mario Pedicini, e dal preside dell’Istituto di istruzione superiore “Alfonso De Liguori” di S. Agata de’ Goti, Andrea De Rosa, che hanno ribadito la necessità di svincolare l’ordine degli studi dal monopolio pubblico del sapere e dell’educazione.
Significativo, in tal senso, è stato l’intervento di De Rosa, che si è definito “”einaudiano inconsapevole”, mentre Pedicini, a supporto della tesi, ha letto un brano di Adolfo Omodeo ed definito la scuola odierna “qualunquista ed incapace di soddisfare sia le aspettative della società che quelle di docenti e studenti”.