di Giancristiano Desiderio
All’alba è morto Sabatino Palma. Da qualche mese si era trasferito, insieme alla compagna della vita, la moglie Rita, da Sant’Agata dei Goti a Caserta, a casa della figlia e dei suoi tanti nipoti. Il pittore santagatese aveva novantotto anni con i quali aveva attraversato, da vero combattente, tutto il Novecento. Una parte importante della sua giovinezza la visse in Africa come soldato e lì fu fatto prigioniero dagli inglesi e trasferito in India. Di quel lontano periodo sono testimonianza alcuni lavori d’arte e pittura che si conservano nella sua casa-atelier di Sant’Agata dei Goti. Nel dopoguerra partecipò alla vita politica e amministrativa della cittadina come consigliere comunale nelle file della Democrazia cristiana e insegnò nella scuola a più generazioni il gusto del colore e della bella forma. A lui si deve la fondazione nel 1962 dell’associazione “Pro Sant’Agata” della quale fu il primo presidente. Coniugò la sua arte della pittura con la scoperta turistica e culturale di Sant’Agata dei Goti quando fu il primo e più entusiasta sostenitore del concorso nazionale di Pittura Estemporanea che riuscì a richiamare nella bella città che custodisce opere pittoriche del Trecento e del Quattrocento come l’Annunciazione dell’Arcuccio, artisti da tutta Italia per una vera festa dei colori e della bellezza. Lascia un’opera pittorica di considerevole importanza, testimonianza della sua vita dedicata ad ingentilire gli animi. Domani (17 aprile) i santagatesi che lo hanno conosciuto e amato e continueranno ad amarlo attraverso i suoi quadri gli daranno l’ultimo saluto nella chiesa dell’Annunziata alle 14,30.
NONNO 6 STATO UN GRANDE IN TUTTO E X TUTTO!!!