Oltre 30 associazioni impegnate nel sociale sono in rivolta contro il tentativo di annullare il patrimonio di esperienze e interventi realizzati fino a febbraio scorso dal Centro Servizi del Volontariato di Benevento (CESVOB). La loro protesta nasce, infatti, contro una sorta di colpo di mano che è l’ultimo atto di una strategia portata avanti dal novembre 2007 da un piccolo gruppo di associazioni le quali stanno tentando di espropriare dalle funzioni di controllo e di gestione del CESVOB chi opera veramente nel sociale. Si tratta, dunque, di una “minoranza” che è riuscita a ottenere – anche con il supporto di sigle vuote – la “maggioranza” all’interno del consiglio direttivo del CESVOB, ma che non rappresenta (a nostro avviso) né si identifica con la vera maggioranza di chi opera nel sociale e della quale fanno parte, appunto, la trentina di associazioni dedite alla difesa dei disabili fisici o mentali, alla salvaguardia dell’ambiente o degli animali, all’impegno per lo sviluppo sostenibile, alla promozione del microcredito, e così via.
E come primo gesto di tale protesta le 31 associazioni hanno deciso di iscriversi in massa al CESVOB per far sentire la propria voce all’interno dell’assemblea dominata da questa specie di “lobbie del volontariato” che, utilizzando (strumentalmente) lo Statuto, ha conquistato la maggioranza sfruttando la tecnica di far esprimere più voti anche a singole realtà associative. Caso emblematico: l’Associazione delle Misericordie impegnate nel campo del trasporto sanitario vota non come un’unica sigla ma per quante sono le sue sezioni. Il che determina l’assurda situazione che il loro voto è ripetuto 8 volte: per quante sono, appunto, le sezioni iscritte al CESVOB.
Di qui la pioggia di richieste di iscrizione al CESVOB da parte delle 31 associazioni che in questo modo chiedono di entrare nell’assemblea per potere bilanciare l’elite che se ne è appropriata e soprattutto il suo programma che, annunciato anche a mezzo stampa, mira a fare tabula rasa di quanto realizzato finora. Un patrimonio di esperienze e una ricchezza per la società civile sannita che, invece, le associazioni firmatarie vogliono salvare.
Un patrimonio accumulato grazie alla precedente gestione del CESVOB del quale vale la pena ricordare:
– la nascita del volontariato nel campo del microcredito alle famiglie bisognose che non possono avere accesso ai normali canali bancari;
– la formazione di volontari su temi di frontiera come la gestione dei beni confiscati alla mafia, il volontariato penitenziario e per le tossicodipendenze;
– le ricerche scientifiche pubblicate sull’analisi dei bisogni del volontariato e della popolazione immigrata;
– oltre 20 corsi di formazione gratuiti per i volontari per insegnare loro la realizzazione di siti internet – fondamentale per la visibilità e il dialogo all’interno del volontariato – la gestione burocratica delle organizzazioni di volontariato, la scrittura dei bilanci sociali, la comunicazione sociale, e così via.
In altre parole il CESVOB è stato in questi anni un volano del capitale sociale sannita come da tutti riconosciuto: tranne che dalla nuova “maggioranza” i cui primi atti vanno in direzione opposta (…).
Fra i primi atti del nuovo consiglio direttivo, infatti, c’è:
– il licenziamento … del direttore del CESVOB Angelo Moretti – regolarmente selezionato a seguito di un avviso pubblico e vincitore della graduatoria su altri 14 concorrenti – per sostituirlo (…) con la direttrice del Centro Servizi Volontariato di Napoli presieduto dalle Misericordie;
– la ratifica dell’assunzione a tempo indeterminato da parte dell’ex presidente (…) in favore della moglie: ratifica di un contratto illegittimo, in quanto non solo non approvato da nessun direttivo, (ma anche – n.d.r) … contrastante con la programmazione economica varata dal consiglio direttivo dell’aprile 2009 che escludeva per tutto il personale l’assunzione a tempo indeterminato;
– la chiusura alle 18,00 anziché alle 20,00 della sede del CESVOB presso il Palazzo del Volontariato che in pratica esclude la maggioranza delle associazioni dall’utilizzo dei servizi gratuiti offerti dal Centro. I volontari, infatti, in genere si dedicano alle attività di volontariato a fine giornata, al termine delle proprie incombenze lavorative: questa “chiusura” anticipata è un chiaro segnale di chiusura anche culturale, che tende a ridimensionare, restringere, ostacolare la vocazione sociale di quel luogo uniformandolo all’orario di un ordinario ufficio burocratico.
Ecco perché questa battaglia avviata dalle associazioni è soprattutto culturale: perché fatta nell’interesse della società civile sannita che nel volontariato attivo ha trovato un aiuto concreto ai propri bisogni (…).
Perciò, nell’ottica del concreto associazionismo che non può prescindere dalla pratica della trasparenza, chiediamo al nuovo consiglio direttivo di fornire risposte documentate alle 10 domande qui di seguito formulate che verranno integralmente riproposte – insieme alla nostra documentazione sul tema – sui siti e sui blog di tutte le associazioni firmatarie.
Firmato :
Auser – Volontariato Sannio Lega Ambiente – Gruppi Fratres Telese – Volontariato Vincenziano – Gruppi giovanili Vincenziani – Unitalsi – Centro di solidarietà Vivere Dentro – Club Alpino Italiano – Anpas San Leucio del Sannio – Anpas Vita San Rocco (*) – Anpas Frasso Telesino – Anpas Castelpoto – Anpas Concordia Farnetana – Rete Arcobaleno – La Rete Sociale “I lenzuoli bianchi” – La Clessidra Onlus – Libero Teatro – Il Bambino Incompreso – E’ più bello insieme – Ara Jovis – Nuova Arte2 – Comitato Soci di Banca Etica – PA LARABA – La Cinta onlus – Lerka Minerka – Raduno nazionale dei Clown dottori – Gas Arcobaleno – Tandem 21 commercio equo e solidale – Associazione Famiglie Affidatarie “Angela Cancellieri”- Associazione Emisfero Sud – Centro di Aiuto ai minori Telefono Azzurro
Ecco le 10 domande pubblicamente rivolte a chi oggi dirige il Centro Servizi al Volontariato di Benevento (CESVOB) dalle oltre 30 associazioni impegnate da anni a vario titolo nel sociale, nella difesa dell’ambiente e dei diritti negati:
1) Fra gli obblighi prioritari del consiglio direttivo “di garanzia” del CESVOB c’è l’allargamento della base sociale: ma perché a due mesi dalla vostra elezione – avvenuta il 21 febbraio scorso – non avete ancora aperto le iscrizioni ai nuovi soci del CESVOB?
2) Perchè il direttore del CESVOB Angelo Moretti, selezionato pubblicamente dal centro servizi al volontariato, non e’ stato contrattualizzato ma, al contrario, mandato a casa?
3) Perchè il suo posto è stato occupato da una direttrice che viene da Napoli, già direttrice del Centro del volontariato di Napoli governato dalle Misericordie? Possibile che nessun cittadino sannita sia in grado di ricoprire questo ruolo?
4) Perchè nessuna associazione è stata coinvolta nella programmazione 2010 che doveva essere approvata già nel mese di marzo?
5) Perchè nonostante i fondi siano pervenuti il 5 febbraio 2010 e le convenzioni siano state firmate il 26 febbraio 2010, non sono state accreditate le tranche di partenza dei progetti di perequazione 2008 alle associazioni vincitrici nella graduatoria regionale?
6) Su un’assemblea di 26 votanti, il presidente e il consiglio direttivo sono stati eletti con 14 voti favorevoli: è vero che questa risicata maggioranza è stata ottenuta oltre che con gli 8 voti delle Misericordie, anche con il supporto di sigle vuote, prive di curriculum ma “piene” di fratelli e mogli?
7) A titolo esemplificativo: che cos’è l’associazione “DTAUB”, chi e quando l’ha fondata, che cosa fa per la collettività, quali sono i suoi “soci” ?
8) Perché mantenete in vita un contratto di lavoro (…) da 27.000 euro lordi annui, operato da un ex presidente – tra l’altro sfiduciato – a favore della moglie e senza l’approvazione di alcun consiglio direttivo?
9) In quanto consiglio direttivo “di garanzia” la vostra durata è 6 mesi: perchè, allora, delle diverse assemblee che avreste dovuto fare, dal 21 febbraio ad oggi, non ne avete convocata neanche una?
10) L’assemblea del 21 febbraio ha deliberato all’unanimità che il CESVOB fosse accompagnato dal CSV NET – cioè, la rete di tutti i CSV d’Italia – per dirimere le questioni interne: perché, invece, avete (…) allontanato il referente del CSV nazionale Gennaro Castaldi dal vostro direttivo dal 23 febbraio per cui da allora nessun accompagnamento al CESVOB è stato operato?
LEGGI LA NOTA DI BILLY NUZZOLILLO : Volontariato, uffici stampa e libertà di dibattito
* Secondo l’edizione odierna (15 aprile 2010) del Sannio Quotidiano l’Anpas Vita San Rocco ha smentito di aver sottoscritto il documento