di Billy Nuzzolillo
La straordinaria presenza di pubblico registratasi ieri al teatro comunale di Benevento in occasione della presentazione del libro sulle intercettazioni del magistrato Antonio Ingroia rappresenta, senza dubbio, un segnale importante perché testimonia che c’è una parte della società civile beneventana che, nonostante il progressivo deterioramento civile e morale in atto, resta molto sensibile al tema della legalità.
La partecipazione all’evento organizzato dall’associazione Altrabenevento, presieduta da Gabriele Corona, è stata significativa sia sul piano delle presenze che dell’interesse mostrato dai partecipanti nei confronti delle tematiche affrontate da Antonio Ingroia, Gianni De Magistris, Pietro Orsatti e Giovanni Tartaglia Polcino nel corso della serata.
Nonostante la lunghezza, probabilmente eccessiva, dell’evento, la presenza di pubblico è stata infatti cospicua ed attiva sino all’ultimo istante. A Benevento, insomma, esiste ancora una fetta di popolazione che non si rassegna al progressivo degrado della vita politica e civile in atto negli ultimi anni.
Un messaggio importante, soprattutto in una città dove sembra che sia scomparsa la capacità di indignazione: penso all’assordante silenzio che ha accompagnato il tentativo di delegittimazione, da parte di un imputato, di un magistrato valido e competente come il sostituto procuratore Antonio Clemente (dietro il quale si celerebbero anche imbarazzanti intrecci familiari coraggiosamente denunciati ieri sera da Gabriele Corona); oppure ad episodi emblematici, come l’affissione abusiva e selvaggia di manifesti (non elettorali) da parte di un assessore in carica. A tutto questo va, poi, aggiunto anche il progressivo degrado del sistema informativo, sempre più omologato e dipendente dalle provvidenze pubbliche e condizionato dagli interessi personali di editori e giornalisti.
Nonostante ciò, e lo si è visto ieri sera, a Benevento c’è un numero non trascurabile di cittadini che non è disposto a mollare e che, attraverso la Rete, le associazione o la semplice partecipazione ad eventi come quello di ieri sera, intende manifestare attivamente il proprio dignitoso dissenso.