“La lotta alla camorra ha bisogno di tanti contributi (quelli muscolari dei blitz, delle inchieste, quelli intellettuali dei libri e dei reportage, quelli civili dell’associazionismo e del volontariato) perché tanti sono gli aspetti da combattere. Non solo quello di stampo militare. Ci sono quelli economici, imprenditoriali, finanziari e, purtroppo, politici. A un fenomeno multidimensionale come la malavita organizzata bisogna rispondere su più livelli, per non vanificare lo sforzo di chi è preposto per legge alla tutela e alla salvaguardia della nostra democrazia. Perché le forche caudine della camorra sono davvero un pericolo per la democrazia”.
Ad affermarlo ieri sera è stato il giornalista Simone Di Meo nel corso della presentazione del suo libro «Faida di camorra» (Newton Compton), svoltasi presso la Biblioteca Provinciale nell’ambito della sezione “Legalità” della rassegna “Nonsololibri”, promossa dall’associazione Sanniopress Onlus con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura della Provincia di Benevento.
“Ricordo che la prima volta che parlai con Simone al telefono mi disse: “Aspetta, che mi stanno consegnando l’ennesima corona in redazione”. Un giornalista coraggioso, insomma, sottoposto a continue minacce e pressioni. Nei suoi libri usa l’espediente narrativo come collante, attingendo per le storie, i dialoghi e i fatti riportati a molteplici fonti, ufficiali e non. Avvince e colloca il lettore di fronte ad uno scenario di guerra, di cui illustra con estrema maestria i molteplici aspetti ” ha spiegato il giornalista Marzio Di Mezza, nel corso del suo intervento.
Il parroco di San Modesto, don Nicola De Blasio, ha ricordato invece la figura di don Giuseppe Diana, con cui ha condiviso l’esperienza dello scoutismo, e si è soffermato sulla situazione di Benevento: “Qui il problema della malavita organizzata non è molto avvertito dalla gente. Eppure esiste, anche se si manifesta con modalità meno eclatanti. Qui, ad esempio, si viene a “svernare” e a riciclare il denaro sporco. Ci sono più banche che farmacie. E, poi, data la centralità geografica, da Benevento transitano tutti i traffici illeciti che dalla Puglia si dirigono verso la costa campana e viceversa. C’è interesse, quindi, a mantenere un’apparente tranquillità”.
Il presidente dell’associazione Sanniopress Onlus, Billy Nuzzolillo, ha infine evidenziato “la necessità di tenere alta l’attenzione sul fenomeno della malavita organizzata, anche attraverso iniziative di carattere culturale, perché la camorra, come ha ribadito stasera anche il collega Di Meo, non si combatte solo con l’attività dei magistrati e delle forze dell’ordine ma anche attraverso campagne di sensibilizzazione alla legalità”.
Foto: Michele Sabella