“Ricordare mio cugino Girolamo Iacobelli attraverso l’intitolazione di una strada a Cerreto Sannita, suo paese d’origine, credo che sia il modo migliore per tramandare alla future generazioni il ricordo di una figura straordinaria. Per questo ringrazio Nicola Ciaburri, che ha dato vita ad un apposito gruppo su Facebook”.
Sono queste le parole di Billy Nuzzolillo, riprese dal settimanale online Sannio Week di lunedì scorso, 15 febbraio. Da pochi giorni ha preso il via l’iniziativa in ricordo dello psichiatra sannita “caduto in trincea”, come disse ai giornalisti Angelo Righetti, responsabile del Centro Igiene Mentale presso cui il dott. Iacobelli lavorava, subito dopo la morte di quest’ultimo.
Avvenne il 27 marzo del 1990 mentre Girolamo stava adempiendo, con la sua tipica diligenza, ai suoi compiti di medico, andando ad assistere un suo paziente particolarmente difficile. Fu proprio quel paziente ad infliggere la morte al nostro indimenticato conterraneo, colpendolo alla schiena con un coltello.
L’iniziativa che oggi parte attraverso il social network Facebook, sempre molto ricco e “vissuto” da parte della società beneventana e sannita, è forse un modo per ricordare con più forza una figura di cui la nostra terra dovrebbe andare fiera, nell’approssimarsi dei vent’anni dalla tragica morte. Attraverso il gruppo nato su Facebook, si chiede che una strada di Cerreto Sannita, paese natale di Girolamo Iacobelli, venga intitolata a lui, allo psichiatra morto sul terreno insidioso del proprio lavoro.
Gli aderenti all’iniziativa sono già oltre 200, e significativi si registrano i commenti di tanti sulla pagina del gruppo: “Ho sempre pensato che uomini così meritino il plauso di tutta la cittadinanza e per questo condivido in pieno questa iniziativa”, scrive Francesco Trotta. Nitido il ricordo di Elisabetta Ciarleglio: “Ricordo, era il 1990 e facevo la terza media. Qualcuno a scuola aveva appreso la notizia nazionale dal televideo e ce lo avevano detto in classe. Io lo conoscevo e nessuno ci credeva. Tornata a casa, dovevo solo trovare il modo di dirlo a mia madre che era sua cara amica d’infanzia. Lei tornava dal liceo di Guardia con la Panda bianca e ricordo che rimase atterrita sul primo gradino delle scale di casa”.
Mentre l’iniziativa va avanti e raccoglie le sue adesioni, concretizzando le speranze di una strada intitolata al compianto Girolamo, c’è un video realizzato da Billy Nuzzolillo, che raccoglie alcune immagini significative sulle note della canzone “I matti” di Francesco De Gregori. Perchè, come scrisse proprio Nuzzolillo, su Il Mattino del 28 marzo 2004, a 14 anni dalla scomparsa del dott. Iacobelli, “Girolamo Iacobelli, contrariamente ai versi della canzone di Francesco De Gregori, i ‘matti’ li ascoltava”.
Da Messaggio D’Oggi del 18 febbraio 2010