L’annata 2009 del jazz italiano si è chiusa, come è ormai tradizione, con il Top Jazz, il grande sondaggio svolto tra i critici specializzati italiani dal mensile Musica Jazz giunto, così, alla ventisettesima edizione.
Si tratta di un’iniziativa che prosegue, interessa e appassiona dal 1982, ma specie da quando, tre anni fa, si è trasformata in un esame concentrato esclusivamente sul jazz nazionale, con lo scopo di adeguarsi alla notevole crescita artistica generale del movimento. Ancora una volta, tantissimi gli esperti che hanno aderito, esattamente 60, come dire una (quasi) totalità più ancora che una rappresentanza della categoria della critica, i cui voti hanno per di più la massima trasparenza, essendo tutti palesi, uno per uno.
I risultati di ogni edizione sono pertanto un affidabile check up dello stato di salute del jazz in Italia e, tra i vincitori, è rilevante il massiccio risultato in termini di voti di Luca Aquino (votato dall’80% dei critici), trombettista di Benevento, già secondo l’anno scorso, che quest’anno si è aggiudicato il Top Jazz iscrivendosi nel libro d’oro come miglior nuovo talento italiano.
Aquino col suo moderno e raffinato suono di tromba e flicorno, con i suoi eleganti e trionfanti album Sopra le nuvole, Lunaria e Amam e con le tante partecipazione in progetti discografici altrui vanta ormai concerti e riconoscimenti in tutto il mondo ed è senz’altro motivo di orgoglio per l’Italia e la sua amata città Benevento, sempre menzionata nei titoli dei suoi brani e nei suoi live.
Il numero di gennaio di Musica Jazz reca non soltanto tutte le classifiche al completo, ma anche le schede di ciascun critico, voto per voto. È stata anche questa trasparenza ad avere accordato al Top Jazz grande prestigio, come conferma l’attenzione che vi attribuiscono musicisti e case discografiche, che consentono ogni anno alla rivista di allegare al numero di gennaio un formidabile compact disc in cui ascoltare i vincitori.
Tra i vincitori di categoria troviamo anche altri nomi illustri del panorama jazzista italiano quali Dino Betti van der Noot, Francesco Bearzatti, Maria Pia De Vito, Dado Moroni, Gianluca Petrella, Fabrizio Bosso,Roberto Gatto, Enrico Rava ed Antonello Salis.
E il 18 gennaio a Roma, all’auditorium del Parco della musica, in collaborazione con la Casa del jazz, saranno riuniti tutti in concerto.