“Le infrastrutture viarie nella Provincia di Benevento: modelli e priorità per lo sviluppo” è stato il tema della seconda sessione della seconda giornata di Sannio Sity 2009. I lavori, moderati dal giornalista Billy Nuzzolillo, si sono aperti con la denuncia di Aniello Cimitile, presidente della Provincia: nel Sannio l’indice delle infrastrutture è pari a 61,5, ultimo in Campania, meno della metà di quello delle Province di Caserta (143) e Avellino (140), che lo precedono in questa classifica.
“E’ un dato drammatico – ha detto Cimitile -: esso attesta le carenze che si registrano nel territorio che pure ha enormi potenzialità, tarpate, però, dalla sua difficile accessibilità. Occorre battersi per realizzare le opere che sono in cantiere già finanziate e quelle che ancora non sono state inserite in una programmazione di più lungo periodo”.
Cimitile ha individuato le necessità principali perché “il Sannio, come sistema territoriale si ricolleghi al resto del Paese; eserciti nuovamente il ruolo storico di cerniera tra Tirreno e Adriatico; veda garantita la dovuta sicurezza nel percorrere le strade e riammagliati tutti i tronchi stradali esistenti”. Il presidente della Provincia ha quindi affermato che occorre intervenire per superare lo storico isolamento del Fortore e dell’Alto Sannio. “Dalla saldatura tra i Grandi Corridoi Europei e dalla necessità di intervenire per la connessione delle stesse aree interne tra loro discende – ha concluso – la possibilità di realizzare interventi di ampio respiro quale è certamente la Piattaforma Logistica”.
Secondo l’assessore alle infrastrutture della Provincia, Antonio Barbieri, in un solo esercizio finanziario, quello del 2010, “potranno essere impegnate per la sola manutenzione dei 1.300 Km. di strade provinciale 10 milioni di euro. Si tratta di un dato significativo, ma certo non sufficiente in un territorio tormentato per quanto riguarda l’assetto idrogeologico, tanto è vero che ben il 90% dello stanziamento possibile per gli interventi di somma urgenza fu assorbito nell’inverno 2008/2009 dal solo comprensorio montano del Fortore. Fino ad oggi siamo intervenuti solo sugli effetti e non sulle cause, ma occorre anche una nuova coscienza collettiva per un maggior rispetto del territorio e per la regimentazione delle acque”. “Completeremo la Fondo Valle Isclero – ha concluso Barbieri -; interverremo per la San Giorgio la Molara-90 bis, la Fondo Valle Vitulanese, la bretella di collegamento fra le superstrade Benevento Caianello e Benevento Campobasso, e la Benevento-Caianello”. Barbieri ha infine affermato che occorre un intervento specifico per il Fortore come quello prospettato dalla Provincia che ha reperito un accordo con la Regione e l’Anas.
Massimiliano Fidenzi, della Direzione Centrale, Programmazione e Progettazione ANAS, ha quindi presentato lo studio di fattibilità per interventi sulle strade fortorine a seguito di un accordo che fu qualche mese fa siglato tra Regione Campania, Provincia ed ANAS con uno stanziamento di 30 milioni di euro (dei quali 1,6 milioni a carico del Bilancio della Provincia). “Il nostro studio – ha detto Fidenzi – è stato finalizzato a garantire una migliore accessibilità e sicurezza sulla statali o ex statali 212, 369 e 17 Appulo sannitico: ammodernamento e completamento della penetrazione verso il Molise e la Puglia. Attualmente l’Anas interviene fino a San Marco dei Cavoti; occorre completare il percorso riqualificando quelli esistenti o intervenendo su nuovi. Lo studio è in avanzata fase di completamento, ma occorre ancora definire la gerarchia degli interventi a farsi a seconda delle disponibilità finanziarie. Lo studio di traffico dimostra che la domanda e la rete di trasporto si muovono su diverse ipotesi di intervento in rapporto tra i benefici apportati rispetto ai costi: i flussi di traffico sono modesti, ma il territorio è molto difficile e, pertanto, restare fermi all’analisi costi/benefici non aiuterà a realizzare alcuni interventi particolari. Su questa scorta l’ANAS ritiene di intervenire con diverse opzioni sui circa 200 km. di estensione di rete stradale locale. L’ANAS pensa di intervenire sulla SS 212 da San Marco dei Cavoti, dove si sta realizzando la Fortorina – 2° tronco, fino ai confini regionali molisani per 12 km. di estensione con opere d’arte principali, tutto sommato contenute. Da San Marco dei Cavoti a Foiano Valfortore, invece, si vorrebbe intervenire per una estensione di 10 chilometri con opere d’arte al 60%: ciò perché si prevedono molte gallerie in una zona molto tormentata geomorfologicamente. Poi si pensa ad adeguare la ex SS 369 da Foiano Valfortore a Benevento e San Bartolomeo in Galdo, migliorando il tratto esistente. Infine, si pensa di puntare verso la SS 17 dall’abitato di San Bartolomeo in Galdo per 9,5 Km. con il 40% di opere d’arte; da qui alla strada Amborchia da adeguare e riqualificare fino al confine foggiano. Si pensa inoltre di adeguare ulteriormente la ex SS 369 ma partendo da Benevento lungo la Statale 90 bis fino alla strada provinciale 45 e da qui fino a Foiano Valfortore con incidenze di opere d’arte fino al 70% (gallerie): si tratta di una vera e propria alternativa di corridoio. Si pensa infine alla San Bartolomeo in Galdo a Decorata di 15 Km. con il 50% di opere d’arte. Su tutte queste ipotesi occorre, è stato precisato, il consenso del territorio”.
Si è aperto un dibattito, non privo di accese polemiche, circa le possibili scelte a farsi, con interventi, tra gli altri, di Vincenzo Sangregorio, sindaco di San Bartolomeo in Galdo, il quale ha sottolineato la “necessità di intervenire sulla ex statale 369 che è l’asse viario che attraversa il Fortore e non su altri tronchi stradali che non interessano quella area montana. Da San Bartolomeo in Galdo occorre ancora oggi oltre un’ora e un quarto di auto, mentre per Foggia basta un quarto del tempo, cosicché per il Fortore il vero e principale collegamento è con la Puglia e non con Benevento”. Giovanni Zarro ha inquadrato il problema del Fortore su quello dei grandi assi viari della globalizzazione. L’ex presidente della Comunità Montana del Fortore Raffaele Moffa ha ricordato il tragitto da San Giorgio la Molara e Benevento quale punto d’ingresso verso il Fortore. Il professore Eliseo Ziccardi invece ha proposto un tratto in galleria di 9 km. fino a Forano, alternativa all’attuale tracciato accorciandolo di circa la metà rispetto alla percorrenza attuale e con quattro chilometri in viadotto ed 1,8 in galleria.
Il deputato Costantino Boffa, della Commissione Trasporti della Camera, intervenendo nel dibattito, ha dichiarato che ”il tema della infrastrutturazione è decisivo per lo sviluppo del Sannio, perché da esso dipende la condizione di competitività di un territorio. Oggi si discute sia delle grandi infrastrutture, quelle che sono in grado di connettere il Sannio con il resto delle grandi arterie della comunicazione, in particolare la A1 e A16, e in secondo luogo anche delle infrastrutture interne alla provincia di Benevento: le priorità dei comprensori, quindi. Da questo punto di vista passi in avanti nel corso di questi anni se ne sono fatti, sia per il grado di approfondimento ed il finanziamento che riguarda la Telesina, che consente alla provincia di Benevento di connettersi con l’A1; sia con altre strade che in qualche modo connettono territori importanti ed ambiti importanti della provincia, come la fondovalle Isclero, la stessa fondovalle Vitulanese e l’asse attrezzato della Valle Caudina. Resta il grande problema dell’aggancio dell’area più interna del Fortore, che vede interessati i territori finora solo marginalmente, perché la Fortorina arriva e si ferma a San Marco dei Cavoti, ma dobbiamo agganciare sia le aree dell’Alto Sannio e San Bartolomeo in Galdo in una ipotesi di collegamento diretto interregionale che metta insieme Sannio, Molise e Puglia, quindi agganciando il Fortore con la cosiddetta fondovalle Tappino. C’è un problema di risorse e di finanziamento, ma abbiamo l’ esigenza di completare il disegno infrastrutturale di questa provincia. Oggi parliamo di strade, ma tutto ciò, a maggior ragione, vale anche per lo sviluppo ferroviario e per gli altri tipi di collegamenti e di trasporti. A me sembra importante che la Provincia approfondisca questi che sono temi strategici per lo sviluppo del territorio. Un Accordo di programma interregionale con Puglia e Molise è necessario al fine di completare il disegno viario, mantenendo aperte le soluzioni tecniche per poter impiegare correttamente le risorse disponibili”.
Ha concluso i lavori Aniello Cimitile: ha precisato che “è più facile progettare e finanziare un’autostrada, ma non migliorare le strade provinciali del Sannio, perchè per la prima si trova facilmente il finanziatore privato, ma per le seconde si può pensare solo ai fondi pubblici”. Cosa si può fare per il Fortore subito e concretamente? “ho portato a casa un risultato da 30 milioni di Euro per il Fortore grazie alla disponibilità dell’assessore Ennio Cascetta – ha detto Cimatile -: intendo procedere sulla strada della concertazione e della condivisione con il territorio per risolvere con pragmatismo i problemi maggiori”.
FONTE: UFFICIO STAMPA PROVINCIA