di Jean Pierre el Kozeh *
E’ sempre complicato interloquire con chi è convinto di essere unico difensore del bene comune, che l’unica maniera di perseguirlo sia la sua come anche l’unico linguaggio per discuterne.
E’ evidente che io ed Alessio Masone abbiamo visioni e stili diversi – anche di scrittura – che probabilmente ci impediscono di comprendere fino in fondo ciò che diciamo.
Ed a questo imputo anche il fatto che Masone, per quanto probabilmente animato di buona fede e volontà, non abbia riscontrato nella mia precedente le risposte che cercava. Pertanto, sperando così di trovare almeno un codice di comunicazione comune, ribadisco per punti e sinteticamente la mia visione rispetto alle questioni da lui sollevate:
1) reputo che se un uomo politico senta il bisogno di impegnarsi ulteriormente nel sociale abbia la libertà di farlo; come del resto è libero di scegliere la formula che preferisce e cioè aderire ad associazioni preesistenti o farsene una propria.
2) questo impegno, a mio avviso, non costituisce conflitto di interessi o “concorrenza sleale” nei confronti di altre associazioni ma bensì vincola il politico stesso a nuovi ed ulteriori obblighi di coerenza la cui disattesa sarebbe maggiormente evidente vista la rilevanza pubblica delle attività: sarà la gente comune – non mi permetto più di usare la parola “basso” lasciandone pure l’ esclusiva a Masone – a valutarne l’ operato (verificandone anche la buona o cattiva fede) e quindi a premiarlo o a punirlo poi anche nella sua dimensione politica.
3) trovo paradossale, eccessivo e strumentale il richiamo alla coerenza teorizzando la dicotomizzazione e contrapposizione tra politico connivente con sistemi malavitosi in quanto appartenente ad uno schieramento politico ed il fatto che poi ci si impegni nel sociale: ho quindi semplicemente espresso questa mia perplessità sul ragionamento attraverso un altro paradosso. Probabilmente se Masone avesse avuto una maggiore serenità d’animo – magari quella delle persone comuni alla fermata di un autobus – lo avrebbe sicuramente colto.
Una serenità d’ animo che è mancata anche quando ha minimizzato le attività dell’ associazione PARLIAMONE relegandole a “generiche adesioni a iniziative promosse da altri, a livello mondiale” dimenticando (?) quindi le varie iniziative originali ampiamente descritte dall’ intervento di Vittoria Principe e di cui cito solo l’ultima messa in campo in ordine di tempo e cioè quella della “Piattaforma Logica”. Per il futuro sarebbe forse il caso che Masone segua con maggiore attenzione – avendo lui la fortuna di essere sul territorio – quello che accade nella nostra Città….
PARLIAMONE è un’associazione che vuole interloquire con tutti (e lo fa!)e su tutto ciò che reputa degno di attenzione, senza censure di alcuno – fermo restante il diritto di ognuno di esprimere liberamente la propria opinione – e senza bisogno che alcuno ci detti lo stile o il metodo di lavoro o che ci indichi quali debbano essere le nostre affinità.
In questa ottica la Rete Arcobaleno può (e dovrebbe) essere uno dei nostri interlocutori naturali e fin da ora – per spazzare via da Masone il sospetto di retorica facendo quindi una proposta concreta – lo invito ad incontrarci per trovare forme comuni e condivise per sostenere la loro interessante proposta di realizzazione di un Ente Fiera.
Mi permetto di concludere con una ultima nota di natura personale: le posizioni che esprimo, le scelte che faccio devono essere valutate per la loro qualità. Possono essere condivise o meno ed in tal caso me ne rammaricherò ma continuerò a stimare intellettualmente l’ interlocutore se lo riterrò animato di buona fede.
Pertanto il tentare di sminuire le mie argomentazioni (o silenziarmi) paventando appartenenze ideologiche, il malanimo di non ben precisati artisti da me esclusi in passato dalle manifestazioni da me dirette, la mia non residenza stanziale a Benevento o la mia mancanza di passione dimostrata (?) dal mio stile di scrittura spero – innanzitutto per rispetto alla propria intelligenza – siano motivazioni che non verranno più addotte.
Resto in attesa quindi – e con me l’ associazione PARLIAMONE – che Masone accolga la nostra proposta di collaborazione fattiva e che fughi così ogni dubbio di strumentalizzazione delle questioni da lui sollevate.
* SOCIO FONDATORE ASS. CULT. “PARLIAMONE”