di Pietro Di Lorenzo
Sono ben due i rappresentanti sanniti nel Parlamento Europeo. Possiamo esultare, al di là delle legittime distinzioni politiche, perché questa è un’occasione storica per tanti motivi, uno dei tanti è certamente quello rappresentato dal fatto che questo periodo (2007/2013) è proprio l’ultimo che vede la Campania “Obiettivo uno”. Dal 2013 i finanziamenti europei per la nostra regione, saranno drasticamente ridotti. Nel contempo, il Sannio continua a vantare la rappresentanza di ben quattro consiglieri regionali.
Ma torniamo all’Europa, a quella comunità che sognavamo, quel grande bacino di giovani, uomini, donne, imprese che dovevano competere “alla pari” con gli altri continenti e portare la nostra Italia ad agganciare uno sviluppo concreto e duraturo. C’era la prospettiva, ed anche la promessa politica, rinnovata ad ogni tornata elettorale, di portare il Sud e la Campania in Europa. Quest’ultima cosa non appare a tutt’oggi verificata! Forse è vero il contrario!
Per affrontare le questioni di sovraproduzione abbiamo assistito alla moltiplicazione delle “quote” che, anche se giustificabili, sono state in gran parte causa di sprechi e ruberie. E allora via con la distruzione degli esuberi. Vigneti, uliveti, ed altri impianti da un giorno all’altro sono stati distrutti, per poi magari impiantarli di nuovo a distanza di pochi anni. Abbiamo assistito, senza poter intervenire al brutto destino di ottimi prodotti della nostra terra (arance, mele,..) mandati al macero per stabilizzare il mercato europeo. Finanziamenti che improvvisamente arricchivano persone all’apparenza senza scrupoli e senza un lavoro.
E poi ancora norme, leggi, regolamenti, che definivano la dimensione giusta della “zucchina” e poi una serie di indicazioni per la produzione ed il confezionamento del pane, della pasta, della pizza. Tutte cose che in definitiva ci hanno allontanato dall’Europa. Per non parlare dei fondi strutturali, finanziamenti che, ad esempio, nella nostra regione, non hanno determinato benefici visibili. O meglio, l’entità delle somme spese, non giustifica il tipo di opere realizzate. Anche oggi, i fondi europei, sono assegnati e poi spesi senza indicazioni precise sugli obiettivi da raggiungere. Ed allora ognuno procede con i soliti interventi a pioggia. Quelli che sembrano accontentare gli amici, ma poi scontentano tutti.
Nella nostra provincia abbiamo bisogno di infrastrutture e servizi, non ci stancheremo mai di ripeterlo. Il raddoppio della Benevento – Caianello è un’opera fondamentale, così come il collegamento Benevento – Caserta. Moltissimi comuni sono ancora senza impianti di depurazione e senza un’efficiente rete fognaria.
Gli acquedotti in gran parte del Sannio sono insufficienti ed in tanti casi ridotti a groviera, con perdite di acqua potabile e gravi danni economici. Tante sono poi le proposte concrete che vengono dal territorio, basta ascoltarle!
Fondamentale per la nostra provincia e per il tessuto produttivo è quindi inserirsi in una corretta azione di sviluppo, forse, con l’aiuto concreto dell’Europa, si potrebbe ancora fare. Noi ci crediamo: Auguri ai nostri europarlamentari.
E visto che siamo in tema augurale, tanti Auguri di buon lavoro ai nuovi sindaci. Perché c’è ancora tanto Lavoro da fare per portare il Mezzogiorno nell’Europa che ci era stata promessa. Nell’Europa che …..sognavamo!”
* Imprenditore