(Adnkronos) – “Io non posso piu’ scrivere sulla stampa locale casertana, non posso pubblicare le mie inchieste sugli intrecci tra politica, affari e camorra, io, per i padroni e i padrini, devo morire; per un giornalista investigativo non poter pubblicare le proprie inchieste e’ come morire. Qualora avvenisse la mia eliminazione fisica, pericolo che non mi nascondo e che ritengo concreto e attuale, essa e’ stata preceduta dalla piu’ completa e devastante eliminazione professionale”. Il drammatico appello rivolto ad Articolo21 e’ del giornalista Vincenzo Palmesano.
“Io sono un giornalista professionista -scrive ancora Palmesano- vivo di giornalismo, ma nella mia terra non ho mai potuto lavorare per portare la pagnotta a casa. Non posso lavorare io ma nemmeno i miei familiari: la camorra non vuole. Mi hanno fatto il vuoto intorno, terra bruciata. E’ questo il clima in cui vivo nella ‘Svizzera dei clan’ con mia moglie e i miei tre figli. Non so che cosa ci riservera’ il destino, nel quale comunque ho speranza.”
“La redazione del giornale on line www.articolo21.info -afferma il direttore Stefano Corradino- ha deciso di pubblicare questo appello in grande evidenza perche’ preoccupata dalle continue minacce a cui giornalisti e cronisti nel sud sono esposti quotidianamente per il lavoro di informazione che svolgono, rischiando sulla propria pelle”.
“Non conosciamo personalmente Palmesano ma gli amici di ‘Libera Informazione’ e Lorenzo Diana ce lo hanno sempre descritto come un uomo schivo, coraggioso, quotidianamente impegnato nella lotta per affermare i valori della legalita’. Del resto -prosegue Corradino- la sua biografia e i suoi scritti sono li’ a testimoniarlo. La sua indipendenza di giudizio, il suo desiderio di scoprire gli intrecci tra la camorra, la politica e le istituzioni, lo hanno reso inviso ai boss, a quelli palesi e soprattutto a quelli occulti”.
“Le denuncie di Palmesano -afferma Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21- viaggiano in rete perche’ e’ sempre piu’ difficile trovare un giornale o una emittente che voglia registrarle. Nelle prossime ore consegneremo formalmente al Presidente della Camera Fini al presidente della commissione antimafia Pisanu e alle autorita’ competenti, questa lettera affinche’ sia compiuto ogni sforzo per ripristinare, anche in quella terra, il primato della legalita'”.
“A tutti i media -conclude Giulietti- chiediamo di recepire l’appello di Palmesano e di dare spazio alla sua denuncia per sgominare quella oscurita’ che e’ la migliore alleata dei poteri criminali e dei loro complici”.