Cinquant’anni fa il popolo Tibetano veniva massacrato dai cinesi. Almeno 86 mila morti, migliaia di arresti, templi e monasteri distrutti e incendiati. Sempre cinquant’anni fa in un’altra parte del mondo, ma non c’entra niente con il Tibet, un famoso rivoluzionario sudamericano affermava: “Ogni vero uomo deve sentire sulla propria guancia lo schiaffo dato a qualunque altro uomo”.
Lo schiaffo ricevuto dal popolo tibetano è stato avvertito da numerosi consessi civici nel corso dell’ultimo anno. Ieri l’altro anche la Camera dei Deputati ha votato, con un sì unanime, una mozione bipartisan per il rispetto dei diritti umani e delle libertà democratiche in Tibet. L’Unione Europea si appresta a farlo.
Il Consiglio comunale di Benevento non è stato da meno. Lo scorso anno approvò all’unanimità un ordine del giorno bipartisan, in favore dei tibetani che però, per quanto mi risulta, non ha avuto alcun seguito. Non solo ! Oggi pensiamo addirittura di gemellarci con una città cinese. Decisione suggestiva ed apprezzabile ma che contrasta con il provvedimento consiliare.
Auspico quindi, per non autosmentirmi, di percorrere la strada del gemellaggio con una città cinese e con Lhasa, la capitale del Tibet. In alternativa, con Dharamsala, la città indiana che ospita il Dalai Lama dal 1959..
La violazione dei diritti umani non può essere sacrificata sull’altare della realpolitik, del business, degli affari e degli scambi commerciali che se ne fregano della sofferenza di quel popolo con il quale abbiamo solidarizzato.
La solidarietà ha più valore quando non è solo un intento manifestato con un pezzo di carta e basta.. Solidarietà significa anche avere il coraggio di schierarsi. A prescindere dalla forza economica e politica che può esercitare il prepotente.
Per questo apprezzo le città che hanno conferito la cittadinanza onoraria al Dalai Lama ed il gesto dell’attuale Sindaco di Roma che ha ricevuto il Dalai Lama in Campidoglio, con tutti gli onori l’ha proclamato cittadino romano e gli ha consegnato le chiavi della città.
Non posso dire altrettanto del Premier che non ha aperto le porte di Palazzo Chigi al Premio Nobel per la Pace, al simbolo vivente di una battaglia condotta con la non violenza ed a cui, per questo, va il mio personale incoraggiamento: Forza Tibet
Luigi De Nigris – Consigliere comunale Democrazia Partecipata
Cinquant’anni fa il popolo Tibetano veniva massacrato dai cinesi. Almeno 86 mila morti, migliaia di arresti, templi e monasteri distrutti e incendiati……con queste parole si è aperto una interessante riflessione inviata agli organi d’informazione dal Consigliere Luigi De Nigris.Và dato atto allo stesso Consigliere che,pur appartenendo alla maggioranza che attualmente governa la nostra città,non si è fatto ingabbiare da logiche di appartenenza ma ha ,liberamente,espresso un personale punto di vista. Qualche mese orsono,infatti,insieme allo stesso presentai un Ordine del Giorno in Consiglio Comunale sulla questione Tibetana mirato a stigmatizzare la terribile realtà di un popolo costretto a subire violenze inaudite e a soggiacere ai diktat provenienti dalla vicina Cina popolare.Quell’Ordine del giorno voleva esprimere il dissenso di una intera comunità che attraverso i suoi rappresentanti chiedeva all’Amministrazione attiva di mettere in campo in campo una serie di attività mirate alla denuncia e alla protesta civile.In quei mesi tante furono le città italiane che si diedero concretamente da fare nella stessa direzione ma,a differenza di quelle,la nostra Amministrazione pur di fronte ad un voto unanime non fece nulla e ,ancora oggi,nessuna di quelle richieste risulta essere stata evasa.Comportarsi in questo modo significa non avere ben presente il dovere istituzionale connesso alla votazione unanime di un intero Consiglio e buttare alle ortiche iter e normative.Ma non è tutto….al danno si è aggiunta la beffa. Infatti pare che in occasione del trentennale del nostro Festival (Città Spettacolo) si sia in procinto di inserire in cartellone una serie di spettacoli provenienti proprio dalla Cina e che,per la realizzazione di tale progetto,si stia preparando un viaggio primaverile in cui ,una delegazione di Consiglieri della nostra città,andranno a sottoscrivere un gemellaggio e una serie di protocolli d’intesa.Personalmente,come gia espresso dall’amico De Nigris,non voterò mai a favore di una simile iniziativa perchè credo che in politica,come nella vita,un pò di coerenza non guasti mai.
A tutti quelli che invece ,autosmentendosi,decideranno di esprimere il loro consenso ricordo alcune sagge parole del Dalai Lama :”Il potere delle armi è immediato e forte ma,con il passare del tempo è facile che si indebolisca.La verità è debole ma immutabile,debole ma eterna e ,talvolta,cresce poco a poco”!!!
Si archivii dunque il Progetto Cina e si pensi a restituire credibilità e coerenza a quanto già deciso… se davvero si crede nel libero voto e nei valori ad esso connesso.
Nazzareno Orlando
Capogruppo AN-PdL