di Pietro Di Lorenzo*
Ancora sui temi riguardanti lo sviluppo. A volte le necessarie polemiche sono state utili come spunto per ampliare il dibattito e, cercare di evitare il ripetersi dei soliti errori. Siamo interessati e coinvolti in una crisi globale che ha bisogno di risposte che dovrebbero essere “globali”. Per certi versi bisognerebbe evitare il solito ricorso a “rottamazioni” e ad altre forme di aiuti che non favoriscono lo sviluppo. Ma come fare?
Visto che qualunque governo, sia nazionale che regionale e finanche gli enti locali continua a “riempirsi la bocca” con questa parola: “sviluppo”. Senza peraltro verificare se le misure varate negli anni precedenti siano state portatrici di un coerente e annunciato sviluppo. Ovviamente ognuno ha le proprie scuse e recriminazioni da fare. È colpa sempre degli altri, chissà perché?
Intanto il Governo ha varato la manovra anticrisi, che prevede sostegno alle famiglie con bonus straordinario per famiglie , lavoratori pensionati e non autosufficienza. Varata pure la Social card – (40 euro mese da 10/2008 a 12/2009 per over 65 e famiglie con bambini meno di 3 anni). Regolamentati i mutui prima casa, eliminazione della commissione di massimo scoperto, e ancora 20 milioni di euro per il fondo per le locazioni, agevolazione per elettricità e gas a famiglie e prestiti agevolati per famiglie con nuovi nati 2009/2011.
Per il sostegno all’economia il Governo prevede detassazione al 10% dei premi di produttività pagati ai dipendenti prorogata per il 2009, deducibilità del 10% dell’Irap dal reddito imponibile ai fini Ires e Irpef, Iva per cassa, revisione degli studi di settore, potenziamento finanziario dei Confidi, possibilità di finanziamento dell’economia attraverso la sottoscrizione pubblica di obbligazioni bancarie. Ed ancora, abolito l’obbligo di comunicazione dei corrispettivi giornaliero per i commercianti, abolito l’obbligo di comunicazione preventiva all’agenzia delle entrate per compensazione oltre i 10.000 euro, riduzione delle sanzioni per tardivo versamento delle imposte, riduzione dei costi amministrativi a carico delle imprese e dei cittadini che ne facciano richiesta mediante l’uso della posta elettronica certificata che ha lo stesso valore della notifica postale, incentivi per il rientro in Italia di docenti e ricercatori scientifici, sconti incondizionati per risparmio energetico: riproposizione della detrazione del 55% per risparmio energetico che sarà ripartita in 5 anni (sostituzione infissi, impianti, pannelli solari ecc), ammortizzatori sociali: piano straordinario per il 2009 a tutela del reddito in caso di sospensione dal lavoro, fondo di sostegno per l’occupazione e l’imprenditoria giovanile: accorpamento in un unico fondo presso la presidenza del Consiglio dei ministri – i dettagli in un decreto da emettere entro 180 giorni.
E per finire norme straordinarie per la velocizzazione delle procedure esecutive di progetti facenti parte del quadro strategico nazionale. Sarà istituita la figura del commissario che vigilerà sul rispetto dei tempi. Norme particolari per gestire e velocizzare il contenzioso. Rifinanziamento legge obiettivo 443/2001 per la prosecuzione delle opere strategiche di interesse nazionale.
In Campania il discorso è probabilmente più immediato.
Tanti imprenditori, che per il passato sono stati indotti da facili promesse di finanziamenti ad ampliare la propria azienda, hanno dovuto fare i conti con la dura realtà del mercato. Il rapporto poi con le banche è assolutamente falsato, così come quello con la pubblica amministrazione e la burocrazia, tutto sembra tramare contro chi fa impresa. E soprattutto con la piccola impresa, che nonostante la crisi, continua a resistere ed a produrre. Non licenzia e non protesta. Apre la saracinesca tutte le mattine e continua a sostenere l’economia italiana. Qualcuno si ricorderà di questo, dopo il decreto “anticrisi” e dopo la “rottamazione”?
* = Imprenditore