Un articolo del Corriere della Sera sui debiti contratti dai Comuni italiani con le tecniche della finanza strutturata, apparso oggi a firma di Sergio Rizzo, si è occupato anche delle analogie tra il Comune di Pozzuoli e quello di Benevento in relazione alla sottoscrizione dei tanto discussi swap. In un servizio pubblicato a pagina 29 (Caos derivati per i Comuni. Vertice Draghi-Domenici) Rizzo scrive che il Comune di Pozzuoli «dopo aver siglato due contratti di derivati nel 2005 e nel 2006 con la Nomura, l’anno successivo ne ha firmato un terzo con la tedesca Hsh Nordbank Ag, come era stato suggerito dal consulente scelto dalla giunta municipale (Value solution srl, la stessa società che aveva segnalato la Hsh Nordbank al Comune di Benevento).
A giudizio della Corte dei Conti – prosegue Rizzo – non un grandissimo affare per le casse cittadine. Sottolineando nella relazione approvata lo scorso 3 settembre “i riflessi negativi conseguenti a tali operazioni sugli equilibri di bilancio” del Comune di Pozzuoli, i magistrati contabili rilevano che ad aprile 2008 “secondo il calcolo dell’amministrazione comunale la previsione di perdite future era pari – cita sempre Rizzo – a euro 18.820.714,93”».