di Billy Nuzzolillo
E’ tornato. Dopo la tempesta giudiziaria dello scorso inverno, l’ex ministro della Giustizia Clemente Mastella è riapparso nuovamente in pubblico a Benevento.
L’ultima sua presenza in città risaliva, infatti, alla famosa conferenza stampa del President Hotel. Quella dei sindaci con fascia tricolore, ripresa da tutte le televisioni nazionali.
E per farlo ha scelto l’istituto alberghiero “Le Streghe”. Una scuola che riporta alla mente il nome di Antonio Pietrantonio, che ne è stato dirigente per molti anni. E cioè l’ex sindaco di Benevento travolto politicamente dagli effetti della Tangentopoli sannita.
Al suo arrivo, questa volta, trova i giornalisti e gli operatori delle tv locali. E, soprattutto, i suoi fan, numerosi come ai tempi d’oro.
La piccola sala convegni dell’istituto è gremita. Vi sono circa 150 persone, che aspettano di rivedere nuovamente Clemente sul palco. Qualcuno è persino meravigliato del fatto che in sala vi siano i “non affiliati”, non sapendo che l’evento è stato pubblicizzato come intervista pubblica al leader Udeur da parte del direttore del “Corriere del Mezzogiorno”, Marco Demarco (e non De Marco come hanno scritto gli organizzatori della neonata associazione “Io per Benevento”…).
L’ex Guardasigilli (inizialmente visibilmente nervoso…) ricorda ai suoi che ripartirà dal territorio, “come Mao”.
La grande muraglia ceppaloniana verrà costruita ai confini della Campania: “Il primo test dopo la bufera, quello delle provinciali a Benevento, è andato bene. Senza di noi non si vince. De Luca candidato presidente alla Regione? Lo rispetto, ma mi chiedo: perché lui? Discutiamone. Le alleanza si discutono. Al momento so solo che il centrosinistra in Campania è morto. Non riusciamo a riunire nemmeno i segretari regionali. E poi sia chiaro a tutti che non possiamo più essere gli invitati di cui ci si vergogna. Alle regionali potremo prendere in considerazione anche l’ipotesi di correre da soli. C’è da vedere poi cosa farà l’Udc…”. E giù una valanga di applausi da parte di quelle che, un tempo, i giornali nazionali definivano le “truppe mastellate”.
Hanno ritrovato il loro Conducator, capace ancora di regalare battute ad effetto: “Sapete cos’è il Pd? Il Pds senza la s!”.
E il Conducator chiude la serata facendo leva sul senso di appartenenza e sull’orgoglio dei suoi: “Sapete cosa risposi a chi mi propose di correre alla provinciali senza il simbolo dell’Udeur? Andate a fare in culooooooooooooooooo!”. E giù l’ultimo, lunghissimo applauso…
Clemente è tornato.
P.S. = avvisate Gennaro (il) Migliore….