di Billy Nuzzolillo
(Sanniopress) – La cosiddetta “presa del Sannio” da parte del Governatore della Campania, Stefano Caldoro, ha avuto inizio ieri a Telese Terme allorquando ha incontrato gli amministratori sanniti del Pdl. “E’ stata una riunione molto proficua dove ciascuno ha potuto esporre le questioni del territorio al presidente Caldoro” ha spiegato Nunzia De Girolamo al termine del vertice. “Questo è soltanto il primo passo. A breve organizzeremo riunioni tematiche con gli assessori regionali per avvicinare quanto più possibile il territorio all’ente regione” gli ha fatto eco Luca Colasanto. Ossia gli stessi De Girolamo e Colasanto che nelle ultime settimane si sono battuti (assieme al “desaparecido” Mastella) per la costituzione della regione Molisannio. In pratica, per fuggire a gambe levate dalla napolicentrica Campania….
Ma la venuta del prode condottiero partenopeo avrà il suo culmine domani quando – ci informa una nota diramata dall’ufficio stampa della Provincia – “il presidente sarà, alle 18.00, presso la settecentesca Villa dei Papi di Benevento dove avrà una prima riunione di lavoro con il Tavolo di concertazione istituzionale, composto dalla Deputazione sannita al Parlamento Europeo e nazionale e al Consiglio regionale, dal Sindaco del capoluogo e dal Presidente Cimitile. Successivamente Caldoro sarà nella Sala “Raffaele Delcogliano” della stessa Villa dei Papi dove incontrerà le autorità locali al fine di discutere sulle maggiori problematiche socio-economiche del territorio amministrato”.
Insomma, il degno successore di Antonio Bassolino (che, è bene ribadirlo, è ancora saldamente in testa nella speciale classifica del peggiore Governatore della storia di questa regione), sarà accolto alla stregua di un temuto e riverito Capo di Stato straniero. Un po’ come accadde a Kennedy quando, subito la dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, venne in visita a Napoli.
Insomma, pur di racimolare qualche euro di finanziamento regionale e ignorando persino la sospensione dei pagamenti dei fondi strutturali decretata in queste ore da Bruxelles, la nostra classe politica ed imprenditoriale, tributerà il solito omaggio al Governatore di turno…
Eppure, nel frattempo lo scenario regionale, nazionale ed internazionale è profondamente mutato e i cordoni della spessa pubblica si sono ulteriormente ristretti. E’ venuta meno persino la bufala della cosiddetta “filiera istituzionale”, essendo i due maggiori enti sanniti (Comune e Provincia) retti dal centrosinistra mentre la Regione è governata (si fa per dire) dal centrodestra.
Caldoro, della cui presenza alla guida della Regione in questi mesi per la verità si sono accorti in pochi, ha così deciso di uscire dall’immobilismo che ha caratterizzato questa prima fase di governatorato ed ha scelto proprio il Sannio come palcoscenico da cui far partire la sua “campagna d’autunno”.
E, anziché le barricate, troverà la solita classe politica ed imprenditoriale prona e questuante. Tre decenni di “mastellismo” hanno prodotto effetti devastanti nei discendenti dei gloriosi sanniti, cancellando dal loro Dna ogni traccia dell’antico e fiero animo guerriero.
Caldoro, che solo qualche settimana fa ha proposto l’abolizione della Provincia di Benevento e la sua annessione all’Irpina e che – ricordiamolo – non ha speso una parola quando la chiesa di S. Sofia è stata inserita nel Patrimonio Unesco, verrà accolto con il massimo degli onori in cambio di promesse che sicuramente non verranno onorate. Nel frattempo, però, potrebbero arrivare altri carichi di spazzatura napoletana…